Dalla mailing list Pianeta Rosanero riceviamo alcune righe sulla promozione in serie A delle Aquile Palermo. Approfittiamo dell' occasione per complimentarci con la squadra palermitana che come ricorderete l' anno scorso fu sconfitta nei rocamboleschi play-off da Attilia Nuoro e Foroni (qualcuno lo dica al Giornale di Sicilia).

Il volo delle Aquile finisce in serie A Trovati i soldi, ora manca un campo

Per la prima volta una squadra palermitana nella massima serie. L'anno scorso aveva dovuto rinunciare per mancanza di sponsor


PALERMO. (ari) Quattordici maggio 2000, il giorno più bello. Palermo, per la prima volta, iscrive una propria squadra nella massima serie del campionato di calcio femminile. L'impresa è firmata Aquile, la stessa impresa già centrata l'anno scorso e poi sfuggita per mancanza di soldi. Quest'anno non sarà così, a settembre il sogno diventerà realtà e le Aquile giocheranno, finalmente, in serie A. 'Difficile spiegare le emozioni provate _ dice il tecnico Enzo Scalia _. Abbiamo realizzato un sogno, uno splendido sogno che l'anno scorso si trasformò in incubo per problemi economici. Per questo motivo, la promozione di quest'anno ci ha dato una gioia maggiore'. A settembre al 100 per cento le Aquile giocheranno in A. 'Questa volta siamo
certe di disputare la massima serie _ dichiara il presidente Ada Gebbia _.
Le condizioni ci sono tutte: abbiamo lo sponsor tecnico, avremo anche una sponsorizzazione di una grossa azienda locale con cui, a giorni, firmeremo il contratto e anche l'amministrazione comunale ci verrà incontro'. Anche quest'anno il discorso promozione sembrava stregato. Due 'occasionissime' sprecate malamente, con la sfortuna che ci ha messo più volte lo zampino,
avevano messo in allarme la squadra. 'Al ritorno contro il Sorrento _ riprende il tecnico Scalia _ abbiamo gettato al vento una grossa chance nei minuti di recupero prendendo il gol del pari, se avessimo vinto avremmo staccato definitivamente le campane. Poi all'ultima giornata nel derby con la Ludos, con due punti di vantaggio sul Sorrento, ci serviva una vittoria per vincere matematicamente il torneo, ma anche qui la sfortuna, due pali e diverse occasioni sciupate ci hanno costretto allo spareggio'. Adesso è già tempo di programmi. 'Confermeremo tutto l'organico _ continua Scalia _.
Abbiamo bisogno di tre innesti, uno in ogni ruolo e saremo competitivi anche in A'. Dovrebbe tornare a Palermo, Pamela Conti, gioiellino del calcio femminile che quest'anno ha vinto lo scudetto con la Torres e già nel giro della nazionale maggiore, per ricomporre quel tandem con Graziella Buttaccio (bomber della squadra con 67 reti) che poche squadre possono permettersi.
Nel corso dell'anno le Aquile hanno avuto un 'talismano' d'eccezione, il presidente onorario Renzo Barbera. 'Le ragazze mi hanno regalato una grande emozione _ confessa Barbera _, una gioia che mi ha fatto ringiovanire di parecchi anni. Farò di tutto per aiutarle, anche cercando di creare delle sinergie con la Palermo calcio di cui sono tornato ad essere presidente onorario'. Il primo problema da risolvere è quello del campo. 'Ci serve un campo in erba _ dice Ada Gebbia _ dove allenarci e giocare, quest'anno abbiamo giocato in campi dove è inammissibile disputare la serie A, spero che il Comune ma anche il Palermo possano aiutarci'. L'ultimo pensiero è per chi non può festeggiare. 'Dedichiamo la serie A _ continua il presidente _ ad Elena Sabella e a Katiuscia Lo Baido, due nostre giocatrici morte nel '93, che facevano parte dello stesso gruppo che ora festeggia la serie A'.
Antonio Ricotta
tratto dal Giornale di Sicilia

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