SARA D'ALESSIO

di Noemi Diamantini

I suoi sono due polmoni d’acciaio e due piedi d’ oro, che aspettavano solo un paio di ali per decollare. L’occasione per volare alta le è stata offerta dal Bergamo, servendole su un piatto d’argento le chiavi del centrocampo orobico. E così la giovane torinese ha iniziato la sua scalata verso i palcoscenici che contano, partita dopo partita,  rigorosamente con la squadra biancoazzurra caricata sulle spalle o  meglio ai suoi piedi. Vi presento Sara, una ragazza che sul rettangolo verde colpisce per i suoi colpi vellutati e fuori dal campo  per la sua gentilezza e disponibilità..

Ripercorriamo la tua carriera... alle prime stagioni in A spopolavi ed eri una colonna della nazionale under 18. Cosa ricordi di quei momenti?
Ricordi in ogni modo belli. Ero all’inizio della mia carriera calcistica e mi sono arricchita dell’esperienza utile e necessaria per il proseguo di questa.
Dopo le buone annate con le maglie del Cascine Vica e del Modena, alla Geas hai collezionato 13 presenze in due stagioni, cos’è successo?
Tredici presenze in due stagioni sono effettivamente un po’ poche, ma sono state la conseguenza di alcune mie decisioni. Dopo aver deciso di andare a giocare alla Geas, verso gennaio, ho smesso, per mia volontà, di giocare per un certo periodo.
A 19 anni il passaggio al Foroni. Cosa ti è piaciuto e cosa no della squadra e del tuo apporto ad essa?
Al Foroni ho trovato poco spazio, ma innanzi tutto dovevo ritrovare la condizione atletica dopo un lungo periodo di inattività, inoltre la squadra era molto competitiva e composta da atlete molto valide. E’ stata sicuramente una stagione molto piacevole. Ho trovato una società seria, uno staff molto preparato e, molto importante, un gruppo molto unito e determinato. Non ho ricordi negativi che riguardano il mio apporto e il mio rapporto con questa squadra.
La stagione successiva sei passata alla Torres, posto da titolare, ma non hai brillato come un tempo. Una delle possibili cause potrebbe essere quella di aver fatto parte di una delle peggiori Torres degli ultimi anni?
La stagione trascorsa in Sardegna non è stata sicuramente tra le migliori. I motivi sono diversi e non riguardano le prestazioni della Torres, anche perché i risultati che ha conseguito l’anno scorso non sono da buttare: un terzo posto in campionato, una finale di coppa Italia persa in malo modo.
In ogni caso è anche arrivata una convocazione in azzurro, segno che Carolina guarda con attenzione alle giovani promesse del nostro calcio. Cosa conti di fare per convincere la c.t. a puntare definitivamente su di te?
Sinceramente penso che in Nazionale ci sia un gruppo di ragazze già molto valido. Oggi penso solo ad allenarmi seriamente, con costanza cercando di dare un contributo, spero efficace, agli obiettivi che l’Acf Bergamo si è prefissato. Solo così’ posso farmi notare.
E quali sono questi obiettivi?
Sicuramente l’obiettivo della società e di noi giocatrici è quello di fare bene. Lavorando con questo spirito tutto l’anno, otterremo molte soddisfazioni.
In un ipotetico fantacalcio ti compreresti per questa stagione?
Certo che mi comprerei! Soprattutto per vedermi nella squadra sulla quale ho scommesso. L’importante però è che abbia scommesso su di me l’ACF Bergamo.
La tua nuova squadra ha molte giocatrici importanti come la Serra, la Junkkari, la Gabbiadini, la De Stefano ecc. Ce n’è una che ti ha colpito di più e dalla quale cerchi di rubare qualcosa in allenamento?
Nell’Acf Bergamo, oltre a quelle da te citate, ci sono altre  ragazze valide da cui si può apprendere tanto sia in campo che fuori.
Ti da più soddisfazione fare un perfetto assist o  realizzare un gol?
Per me sicuramente c’è più soddisfazione nel fare un assist che realizzare un gol. La prova è nel numero di goal fatti negli ultimi anni..
Allora considerando che non è nel tuo Dna il l’istinto del gol, il prossimo che farai sarà importante, lo dedicherai a qualcuno in particolare?
Quando accadrà,  penso che lo dedicherò a tutte le persone che mi vogliono bene ma a Jack in particolare.
Se tu dovessi scegliere una canzone che faccia da colonna sonora di quando sei in campo quale sceglieresti?
Non c’è una canzone in particolare che penso possa descrivermi quando sono in campo. Posso solo dire però che prima della partita preferisco ascoltare canzoni piuttosto ritmate invece di canzoni lente, perché mi danno la giusta carica per entrare in campo. Tra queste per esempio c’è “Frantic” dei Metallica che è decisamente piena di energia.
Per finire c’è una giovane calciatrice che apprezzi particolarmente per il suo modo di giocare e che voteresti per il nostro sondaggio?
Voto per Chiara Marchitelli, il portiere della Lazio.Benché sia giovane possiede quelle capacità  che potrebbero farla  diventare il numero uno del futuro.
Un grosso in bocca al lupo a Sara. Credo che prossimamente sentiremo molto parlare di lei. Sono sicura che il Bergamo centrerà gli obiettivi importanti che si è prefissato, grazie anche alle invenzioni del suo fantasioso numero sei, Sara D’Alessio.


Sara D’Alessio, la scheda

Ruolo: Centrocampista
Luogo e data di nascita: Torino, 11/03/1982
Nazionale Under 18: esordio il 24/06/1997 a Rosvik  Italia - Olanda 1-0
Presenze: 16  Goal: nessuno
Dall'Annuario del calcio femminile:
Stagione        Squadra         Serie   Pres.   Gol
1995-1996       Cascine Vica    A       3       -
1996-1997       Cascine Vica    A       10      -
1997-1998       Cascine Vica    A       23      1
1998-1999       Modena          A       23      1
1999-2000       Geas            A       13      -
2000-2001       Geas            A       -       -
2001-2002       Foroni          A       9       -
2002-2003       Torres          A       21      -
2003-2004       Bergamo         A