GIULIA DOMENICHETTI
Entrò
nella nostra classifica in punta di piedi l’altr’anno, era la punta di
diamante della Vigor Senigallia e ci lasciò un ottimo biglietto
da visita. Quest’anno è tornata ed ha ubriacato il nostro
concorso con tanti tantissimi voti, oltre 300, spazzando via la concorrenza
di tutte le altre coetanee che non sono riuscite a tenerle il passo. Tutto
questo si è ripetuto sul campo. Arrivata con un carico di
umiltà che la contraddistingue alla blasonata Torres,
la giovane centrocampista ci ha messo pochissimo per conquistare
l’affetto dei tifosi sardi, non dando scampo alle avversarie e servendo
preziosi e decisivi assist sul rettangolo di gioco. Kakà..Figo…Cafù…macchè
lei ci tiene a precisare che è semplicemente ed esclusivamente Giulia
e che cerca di dare il massimo in ogni partita e in qualsiasi ruolo venga
schierata senza dar peso ai paragoni che le sono stati fatti. Vi presento
Giulia Domenichetti, la “furia sarda” ( spero che magari questo soprannome
lo accetti dato che lo abbiamo coniato noi di calciodonne), una ragazza
che se continuerà a rispondere “presente” alle buone occasioni che
le capiteranno farà molta strada…
Quand’è la prima volta che hai preso tra i piedi un pallone?
Penso che fossi talmente piccola che non lo ricordo. Comunque il tempo
d’imparare a stare in piedi e già prendevo a calci un pallone..
Ti sei formata nella florida Vigor Senigallia che oltre a te ha
consegnato alle nazionali minori Manieri e Magrini. Valorizzando i talenti
questa società ha raggiunto per la prossima stagione la promozione
in serie A. Cosa ti manca di questa squadra e cosa proverai ad affrontarla
il prossimo anno?
Sono davvero entusiasta del successo del Senigallia! Mi mancano le
mie ex compagne che allo stesso tempo sono grandi amiche. Per quanto riguarda
il prossimo anno devo specificare che, visto che qui alla Torres sono in
prestito, non è detto che affronti la Vigor da avversaria. Vedremo…se
così fosse mi farà un effetto strano, sentirò moltissimo
la partita. Magari se faccio un gol non esulto.
Qual è la tua marcia in più? Quale/i caratteristica/che
secondo te ti hanno permesso di raggiungere i primi importanti traguardi
della tua carriera prima di altre coetanee?
Non credo di avere doti particolari rispetto ad altre calciatrici.
C’è chi mi apprezza per l’umiltà, la tenacia e la grinta
che metto in campo. Fondamentalmente credo di essere fortunata perché
mi sono state date opportunità importanti e magari le ho sapute
sfruttare per ora.
Ti trovi più a tuo agio nella fase offensiva o in quella
difensiva?
Quest’anno mi sono scoperta piuttosto abile nella fase di interdizione
ma credo di dover migliorare ancora tanto sia in fase offensiva che
difensiva.
Qual è il tuo piede preferito e qual è la tua maniera
preferita di battere a rete?
Rigorosamente il destro! Ma il mio sinistro sta migliorando. Non c’è
un modo di battere a rete che prediligo, quando si materializza l’occasione
l’importante è buttarla dentro.
E il gesto tecnico che ti viene con più naturalezza?
Questa è una domanda a cui non è facile rispondere, non
ho doti tecniche eccezionali, prediligo le cose semplici, non sono per
i gesti ad effetto, bado più all’efficacia.
I tuoi tifosi ci hanno detto che in questa stagione hai rivestito
più ruoli ma qual è quello che ti piace di meno e perché?
Ho giocato laterale di centrocampo, laterale difensivo, centrocampista
centrale e in nazionale (under 21) ultimamente ho giocato anche mediano
metodista. Cerco di adattarmi a qualsiasi ruolo mi venga proposto ma forse
il terzino è quello che mi piace meno perché non avevo mai
ricoperto questa posizione prima di quest’anno.
Quello invece nel quale ti identifichi maggiormente?
Forse in questo momento in mezzo al campo riesco ad esprimere al meglio
le mie caratteristiche.
Nel commenti alle votazioni sono saltati fuori paragoni importanti
come Kakà , Cafù e Figo, ma realmente tu a chi ti ispiri?
Mi viene da sorridere da sorridere di fronte a questi grandi nomi.
Non c’è nessuno in particolare a cui m’ispiro, l’ideale sarebbe
prendere da ogni campione la qualità migliore. Io quando entro in
campo cerco solo di dare tutto e di uscire senza recriminazioni. L’importante
per me è dare sempre il massimo.
Hai metabolizzato senza alcuna difficoltà il salto in serie
A? Nell’ambientarti in questa nuova realtà ti hanno aiutato
di più le compagne di squadra o il fatto di aver fatto esperienza
con l’under 19 in campo internazionale?
All’inizio qualche difficoltà c’è stata come era normale
che ci fosse soprattutto per la mole degli allenamenti , perché
mi sono dovuta spostare dalla fascia al centro e ovviamente anche per il
maggiore livello del campionato. Le ho superate sia grazie a qualche compagna
di squadra che ha creduto in me e sia grazie all’esperienza internazionale
fatta in questi anni.
Cos’è che ti ha colpita di questa nuova “avventura”?
In un certo senso sono rimasta colpita da tutto e niente nel senso
che per me era la primissima esperienza in una società di A e per
di più di vertice. Non avevo aspettative ne termini di paragone,
comunque è stata un esperienza è stata positivissima.
Qual è stata la tua migliore partita per adesso?
La partita che mi è piaciuta di più è stata quella
contro il Foroni giocata a Sassari sotto la grandine in un campo al limite
della praticabilità. E’ stata una battaglia più che una partita
di calcio e abbiamo pareggiato nei minuti di recupero grazie ad un mio
assist. A fine partita ero esausta ma queste gare mi divertono molto
Per qualche giornata non sei più scesa in campo. Cosa ti
era successo?
Ho avuto una distorsione al ginocchio in nazionale durante l’amichevole
contro la Francia. Da un po’ di tempo sono tornata a disposizione del mister,
mi manca un po’ di condizione vista la sosta per l’infortunio ma spero
di recuperarla in fretta.
Il tuo innesto positivo nella Torres dimostra che nelle serie
minori ci sono sicuramente giocatrici interessanti. Secondo te le limita
il fatto che i campionati non siano del tutto ancora nazionali e la visibilità
sia molto ridotta?
Sicuramente la visibilità ridotta influisce in negativo sulla
scoperta di nuovi talenti ma lo staff dell’under 21 sta lavorando
molto bene in questo senso scovando e valorizzando giovanissime
che giocano nei campionati inferiori.
Cosa proponi per ovviare a questo problema? Una rete più
fitta di osservatori, dei campionati sempre più compatti e non spezzettati
in gironi oppure qualcosa di nuovo?
Purtroppo credo che lo spezzettamento in gironi sia una cosa dovuta
anche a questioni finanziarie visto che non tutte le società
posso permettersi trasferte in tutta Italia. Sicuramente sarebbe utile
una fitta rete di osservatori che volgano più attenzione all’A2
e alla B.
Il Foroni ha vinto lo scudetto. Quali sono gli errori che vi hanno
fatto perdere di vista il Foroni?
Abbiamo perso punti ingenuamente in casa con la Lazio dove siamo
state raggiunte nei minuti di recupero e contro il Milan e il Tavagnacco
( due pareggi), gare nella quali non abbiamo saputo chiudere la partita
e abbiamo pagato. Comunque meno brillanti in una stagione ci stanno. Quest’anno
l’eccezione è stata il Foroni. Non ha perso neanche un colpo e ha
tenuto un passo a cui era difficile stare dietro. Tanto di capello alle
veronesi quindi.
Passando all’azzurro, dopo buoni trascorsi nell’under 19 adesso
fai la differenza nell’under 21, una nazionale che però non
partecipa a grandi manifestazioni ( correggimi se sbaglio). Dopo la buona
prima annata in A ce lo stai facendo un pensierino alla nazionale maggiore?
Credo che per raggiungere il livello delle atlete della nazionale maggiore
io debba lavorare ancora molto e bene. Per ora cerco di sfruttare
al meglio l’esperienza in under 21. Sinceramente non so quali possono essere
realmente le mie potenzialità, credo di poter migliorare moltissimo
e voglio farlo anche per mettermi alla prova e vedere dove posso arrivare
e quindi vedere anche se sono in grado di meritarmi la nazionale maggiore.
Le tua avversarie in classifica si chiamano: Gloria Frizza, Silvia
Casali e Veronica Sciarretti. Le conosci calcisticamente? Chi temeresti
di più di loro sul campo?
Conosco solo Silvia Casali. Ho giocato con lei nell’under 19 ed eravamo
anche compagne di stanza. Credo che abbia grandi qualità. E’ davvero
forte tecnicamente ma anche caratterialmente. Lo dimostra il fatto che
alla sua età ha già saputo superare un serio infortunio al
ginocchio per il quale ha subito un intervento. L’ammiro molto.
C’è una giovane calciatrice che ti piace per il suo modo
di giocare e che voteresti per il nostro sondaggio?
Concedimi tre nomi.( certo! C’è chi non ne direbbe neanche uno..)
Ho una grande ammirazione per Valeria Magrini della Vigor, siamo molto
amiche e credo che abbia tutte le carte in regola per diventare qualcuno
così come Raffaella Manieri che ha doti tecniche e fisiche eccezionali
che le permettono di ricoprire più ruoli. Il terzo nome è
Chiara Marchitelli che nonostante sia giovanissima credo che sia
uno dei migliori portieri italiani, è davvero forte.
Ultima domanda. Chi è che tutta questa gente che ti ha votato
e cosa vorresti dirgli?
Sicuramente i tanti amici che ho ma penso anche altre persone
che non mi conoscono personalmente ma che mi hanno vista giocare e mi hanno
apprezzata per questo…se no sarebbe troppo scontato! Vorrei ringraziarli
tutti e invitarli a venirmi a vedere quando gioco.
Giulia Domenichetti
Centrocampista, Ancona, 29/04/1984
Ha preso parte della spedizione
per gli europei under 19 nell’estate 2003.
Attualmente gioca in nazionale under
21.
Stagione Squadra
Serie Pr. Reti
1999-2000 Vigor Senigallia B
21 4
2000-2001 Vigor Senigallia B
15 2
2001-2002 Vigor Senigallia B
12 6
2002-2003 Vigor Senigallia A2
19 5
2003-2004 Torres T.S.
A 18 1