Leo, ti tocca parlare subito della tua squadra, ancora una volta
capolista inafferrabile, visti i sette punti di distacco dalla Torres.
Ma ci sveli il segreto di questa formazione?
Dobbiamo tornare indietro di sei o sette mesi quando con la squadra
ci siamo chiusi negli spogliatoi, ci siamo guardati negli occhi e abbiamo
parlato chiaro, ognuno interpretando i propri ruoli. Vista la precaria
situazione economica, che poi è generalizzata, abbiamo deciso di
liberalizzare i "cartellini" di quelle ragazze che per varie motivazioni,
anche personali, volevano lasciare il Foroni. Con le calciatrici titolari
rimaste abbiamo scommesso su traguardi ambiziosi, con quelle che siedevano
in panchina, abbiamo dato loro una grande opportunità di crescita
e di soffrire insieme a tutti noi per raggiungere di nuovo gli stessi risultati.
Eccoci qua...siamo undici contate. Stiamo aspettando con trepidazione il
rientro del nostro più grande affare, Giulia Perelli, che dovrebbe
fare il suo ingresso in campo a gennaio. Non nascondo che ad ogni partita
tremo all’idea di qualche infortunio, ma penso che le motivazioni e la
volontà di giocare sempre al massimo faccia mantenere sempre alta
la concentrazione sulla palla, così da essere sempre in anticipo
sull’avversaria, allontanando lo spettro di un incidente.
La scorsa stagione avete vinto il campionato e la Supercoppa con
una squadra composta per dieci undicesimi da fuoriclasse, quasi tutte nazionali.
Facile vincere così! Quest’anno però metà Foroni è
formata da giovanissime, eppure siete ancora lì in cima...come hai
fatto?
Il calcio è fatto di motivazioni, equilibrio, testa e
personalità. Questo mix di fattori è intrinseco ad ogni calciatrice
del Foroni. Esula dal trattamento economico che è sì importante,
ma che è stato messo da tutte in secondo piano. Ed è proprio
questo paradosso la chiave del successo della mia squadra: abbiamo tratto
energia vitale proprio da questa oggettiva difficoltà che sta subendo
la squadra. E le giovanissime stanno dando prova che sono fatte per
il Foroni ed esso per loro. Spesso le sofferenze, rafforzano!
Pensi che riusciranno le ragazze a tenere il passo fino alla fine?
Parlo per le meno esperte, quelle con meno resistenza ed abitudine allo
stress...
Io sono convinto di sì! Conosco il gruppo ed in caso di difficoltà
a tenere il passo, le giovani saranno supportate dalle più
esperte, anche psicologicamente. E’un ottimo legame quello che le unisce.
L’importante è parlare tra di noi, non arrabbiarsi mai ma trovare
tutte le risposte alle problematiche tattiche o tecniche che possono nascere.
La Torres è a "-7": un freddo cane! Eppure la formazione sarda
si è rinforzata rispetto lo scorso anno. La coppia Guarino-Pedersen
è formidabile ed il neo acquisto Tona sta dimostrando di essere
una grande difensore. Il centrocampo mi è parso solido. Qual’è
il tuo giudizio su questa squadra?
E’ una squadra completa, costruita e pensata ancora dieci anni fa.
Lavora in un ambiente ideale. Si allena di giorno, in un clima relativamente
tiepido e rilassante. Ha un allenatore che io stimo moltissimo.E’ quasi
perfetta. Probabilmente le manca quel qualcosa che potrà avere il
prossimo anno, quando i nuovi acquisti si saranno integrati; quel qualcosa
che abbiamo noi quest’anno. Questa è la differenza che noto tra
noi e la Torres.
Seguono Milan e Lazio. Ti aspettavi la milanese così in alto?
Bè, dopo l’inizio stentato ora sta raggranellando dei punti...Però
è una squadra disomogenea. Non l’ho trovata “una squadra”. La mia
sensazione è che ha un bel gruppo, un bel nome e questo in certi
frangenti aiuta, ma che non sia ancora all’altezza delle “grandi”.
Ma la Lazio non te l’aspettavi così in basso a "-9"? Ha inciso
più un problema di spogliatoio, economico o di organico?
Premetto, senza falsa presunzione, che se la Lazio è così
indietro dipende anche da noi! Vincendo tutte le partite l’abbiamo relegata
a "-9", però ricordiamoci che già solo battendola nello scontro
diretto avremmo avuto un bel vantaggio. Siamo noi che quest’anno siamo
troppo esagerati! Obiettivamente, da quello che so, ha delle difficoltà
economiche. Poi trapela che l’ambiente Lazio sia difficile da gestire,
sopratutto lo spogliatoio. Però è una delle squadre più
temibili. E’ una di quelle che si è rinforzata di più ad
inizio stagione. Ma, torno a ripetermi, in campo ci si va con la testa
e con il cuore...le gambe seguono, come i problemi esterni alla partita.
E’ di recente notizia l’esonero di Nino Nosdeo, l’allenatore della
Lazio. Mai come quest’anno, in un così breve periodo, c’è
stata un’alternanza di “mister “che hanno lasciato le panchine improvvisamente.
Ma è sempre colpa vostra?
E’ il solito discorso. E’ più semplice cambiarne uno che undici!
Nel caso specifico, ho sentito Nino proprio ieri e gli ho rivolto tutta
la mia solidarietà. E’ un’altra persona che stimo molto. Penso che
la Lazio abbia ammesso i propri limiti. Nino è una della poche persone
nel calcio femminile precise, pulite (nel senso di sincere, n.d.Gianpy),
professionali e privarsi di una persona del genere per loro penso sia stato
un autogol.
Pensi che la Lazio potrà ancora tornare ad essere tra le protagoniste
del campionato o i giochi sono fatti?
Io aspetto la reazione della squadra a queste sue disavventure. Nel
giro di un mese, a fine gennaio, si potrà già delineare il
futuro del campionato che, se la nostra performance continuerà con
gli abbrivi attuali si potrà già archiviare con la nostra
vittoria. Altrimenti sia la Lazio che la Torres si potranno rimettere in
gioco. Ripeto, a fine gennaio...
Seguono Bergamo e Vallassinese che non hai ancora incontrato. Quale
delle due ti ha maggiormente impressionato? Per quali motivi?
Come dici tu devo ancora giocarci contro, quest’anno, quindi ho solo
notizie di rimbalzo. Il Bergamo ha costruito una squadra con la mentalità
giusta per prepararsi ad una prossima stagione da protagonista, quando
le ragazze saranno più amalgamate, con un’esperienza maggiore. E
questo fa onore alla Società. Della Vallassinese non ho notizie.
Aspetto sabato 20. Poi mi farò un’idea.
Seguono una pletora di squadre (Fiammamonza, Agliana, Bardolino,
Como, Tavagnacco,Torino e Reggiana) tra le quali spiccano due nomi che
non dovrebbero essere lì. Sai a chi mi sto riferendo... quali le
cause di questo loro brutto campionato, secondo te?
Difficile parlare da fuori...Per il Bardolino penso sia un anno di
transizione. Probabilmente, cambiando allenatore, sostituendo mezza squadra
ha cambiato anche filosofia e modulo di gioco e sta pagando lo scotto del
cambiamento. Bucci è famoso nel maschile ma nel femminile è
tutta un’altra storia. Occorre qualche conoscenza in più di questo
mondo, anche a livello psicologico. Mi spiace averlo battuto così
pesantemente...avrei preferito sconfiggere una squadra più forte
in tutti i sensi!
Anche nella Fiammamonza c’è una situazione analoga e penso di
dover dire le stesse cose dette precedentemente.
Per ciò che concerne le altre squadre me le aspettavo esattamente
dove sono.
Se ti affidassero una squadra non così competitiva come il
Foroni, da metà classifica, ad esempio e ti proponessero la “mission”
di portarla al vertice, come agiresti? Hai una ricetta che può essere
applicata a chiunque?
“In primis” occorre una Società che pensi positivo. Una società
che miri al vertice per restarci. Occorre poi scegliere pochi addetti ma
qualificati, che abbiano chiaro ciò che significhi lavorare nel
femminile: pochi soldi, volontariato, disponibilità massima, rimettersi
in discussione spesso. Poi mettersi a selezionare calciatrici che siano
giovani, autoctone, che abbiano la mentalità giusta per progredire
professionalmente e vincere. Penso che gli ingredienti base di questa ricetta
contribuiscano alla buona riuscita della torta. Poi si può guarnire
anche con calciatrici già affermate professionalmente o con quant’altro
renda la ricetta “unica”, ma la base resta quella...!
Concludendo, ti pongo ancora due domande a bruciapelo: è ancora
così appassionante questo campionato o la tua squadra lo ha già
reso scontato? Mi dai un pronostico sulle prime tre per l’otto maggio?
Cominciamo dal pronostico...Io ho l’abitudine di non nascondermi...Foroni,
Torres, Lazio. Penso che siano le tre concorrenti al titolo finale. Purtroppo
sono quasi scontate, perchè mancano “competitors” di pari grado.
A meno che non succeda qualcosa di imprevedibile, ma non penso.
Rispondendo alla prima domanda, penso che sia ancora entusiasmante
e appassionato. Io sono nato per vincere, in tutti i campi. A volte le
vittorie passano attraverso le sconfitte, attraverso bocconi amari ed è
questo che non ti fa mai mollare la presa, che ti invoglia a riprovarci
ogni volta per ottenere il successo finale. Quest’anno vogliamo rivincere
il campionato per riproporci nella Womens Uefa Cup e riprenderci quello
che abbiamo perso così beffardamente in Russia. Ancora più
tosti, ancora più duri! Per dimostrare che il calcio non c’entra
niente con i soldi, non c’entra niente con i calcoli ma solo con le forze
che scendono in campo. Noi abbiamo qualità tecniche e umane per
vincere sia il titolo italiano che europeo.
Un augurio di Buon Natale e Buon 2004 a tutte le squadre del campionato di serie A!