MELANIA GABBIADINI

di Noemi Diamantini

Sicuramente curiosando tra le statistiche di Calciodonne Net vi sarà capitato di dare un occhiata, anche se fugace, alla classifica dei cannonieri e altrettanto sicuramente il vostro sguardo stupito si sarà posato su quel nome: ”Gabbiadini” e quel numero importante scritto accanto a lei “18” gol. La domanda sarà nata spontanea:”Chi è costei?”. Se questo interrogativo ha suscitato la vostra curiosità, dopo questa intervista tutto vi sarà più chiaro. Vi presenteremo questa giovane bomber, intervistata dopo un’impegnativa partita contro il Foroni (nella quale ha sfiorato il gol), capace alla prima stagione in serie A di andare già in "doppia cifra" dopo il giro di boa e di spingere con i suoi gol la sorpresa Bergamo nelle zone più nobili della classifica…

Cosa diresti di te per farti conoscere dai visitatori di Calciodonne Net?
A me la notorietà  proprio non interessa, invito tutti a vedermi giocare in una partita del Bergamo.
C’è stata qualche persona che pensi sia stata fondamentale per la tua carriera?
Ce ne sono state tante:dai miei familiari,alla mia vecchia squadra, agli amici. Non scelgo una persona particolare perché sono stati tutti importanti allo stesso modo.
Gli addetti ai lavori sono rimasti molto stupiti da te, quali pensi siano le tue doti che li hanno impressionati e i difetti che invece devi migliorare?
Penso che saranno rimasti colpiti per la velocità e per il dribbling, però devo migliorare ancora molto, perché le ragazze della nazionale e quelle del Foroni stesso sono molto più avanti e devo lavorare ancora tanto per raggiungerle.
A quale giocatore o giocatrice pensi che assomigli il tuo modo di giocare, oppure a chi ti ispiri?
Mi ispiro al mio idolo: Shevchenko. Di lui apprezzo il fatto che sta sempre zitto, non si lamenta mai e poi è fortissimo. Nel calcio femminile non ammiro nessuna in particolare, comunque le giocatrici del Bergamo sono le migliori.
 I 18 gol dimostrano che non hai avuto troppi problemi d’ambientamento nel nuovo campionato. Qual è comunque la marcatura che ti ha creato più problemi?
Un po’ tutte:alcune ti lasciano più spazio, altre meno, alcune per niente. In ogni caso quella che credo di aver “sofferto” di più è stata quella di Manuela Tesse della Lazio.
Qual è stato  il momento più gratificante della stagione?
Sicuramente è stato la convocazione in nazionale (under 21) , vestire la maglia azzurra è il sogno di tutti da piccoli, ed era anche il mio e sono felice di averlo raggiunto.
Il tuo exploit ha attirato l’attenzione dei grandi club ,pensi che il tuo futuro molto prossimo sarà lontano da Bergamo?
Ho avuto qualche richiesta e ci sto pensando, ma è molto probabile che resterò almeno un’altra stagione qui a Bergamo, sia per fare ancora più esperienza sia per vincere qualcosa con questa squadra.
Questo Bergamo ha dominato in serie B  la passata stagione e sta sorprendendo tutti anche in serie A, dove pensi che possiate arrivare tu e le tue compagne? C’è un segreto dietro al vostro successo?
Diciamo che siamo un po’ il Chievo “al femminile”, restare seste sarebbe una gran cosa perché siamo dietro alle grandi e perché  sarebbe davvero un ottimo traguardo.Il nostro segreto? E’ il gruppo: ne abbiamo passate tante, abbiamo superato tanti problemi insieme che lo hanno reso sempre più compatto.
Di recente è arrivata anche la convocazione nella nazionale under 21, cos’hai provato nell’indossare la maglia azzurra? Ti ha dato delle emozioni?
E’ stato molto bello,ho provato un’emozione quasi indescrivibile nell’indossare la maglia azzurra, soprattutto quando abbiamo cantato l’inno e ho provato come un brivido dentro. Spero di poter continuare a vestire quella maglia,ma anche se ciò non accadesse e tutto finisse, rimarrebbe comunque una bella esperienza.
Quale giovane giocatrice vorresti votare per il sondaggio che stiamo facendo come miglior giovane?
Niente da togliere alle altre ma voto per Valentina Ronsivalle, mia compagna nel Bergamo e in Nazionale, che credo meriti qualcosa di più.