Sergio Vatta,

ovvero ... spettatore interessato del calcio femminile in Italia

Pisa, 21 marzo 1998

In occasione del big-match fra Pisa e Modena al campo Abetone abbiamo incontrato uno spettatore illustre, nonche`interessato, il CT della nazionale Sergio Vatta.
La nostra conversazione si e` svolta tra gli spalti, durante l'intervallo della partita. S.Vatta
Stiamo vedendo una bella partita, il Modena dimostra di meritare lo scudetto che ha cucito sulle maglie; il Pisa, con la sua grinta e` riuscito a chiudere in parita` questo primo tempo anche se il Modena aveva meritato di piu`.
No, non e` tanto in discussione la giustezza del risultato, quanto il valore del gioco, la varieta` dei temi, l'eleganza messa in mostra dal Modena. Si`, questa squadra dimostra di meritare lo scudetto pero` a questo punto non e` detto: il Pisa e` squadra molto viva, si trova con un elemento in piu` (era stata espulsa Tesse, ndr), e potrebbe veramente dopo questo pareggio ribaltare il risultato (in effetti il Pisa si porto` dallo 0-1 al 2-1 ma alla fine vinsero le canarine 3-2, ndr). Rimane comunque l'evidenza di questo gioco superiore da parte del Modena e anche dei valori individuali di 4 o 5 ragazze che sono nazionali e di alcune altre che lo sarebbero se non avessero problemi di lavoro e altre cose.

Il suo inizio con la nazionale femminile possiamo definirlo positivo malgrado la sconfitta in amichevole con la Germania campione d' Europa: come si e` trovato in questa nuova veste ?
Io sono un uomo di calcio quindi tutto e` andato normalmente, con molta naturalezza. Le modalita` di approccio con le giocatrici sono le stesse che con i maschi...

...pero` e` piu` difficile gestire le donne.
No, questa storia che e` piu` difficile gestirle non rende giustizia alle donne. Se fossi una donna mi offenderei un po' a sentirmi dire che e` piu` difficile,  che e` tutto diverso......invece io trovo molto piu` professionali le ragazze, molto piu` curiose: vogliono sapere il perche` di tutte le cose, e quindi, alla fine, risultano piu` autonome. D'altra parte non guadagnano quasi nulla, devono farsi tutto da sole...insomma e` normale che sia cosi`.

In effetti questa e` la risposta che speravamo di avere, anche perche` cosi` togliamo di mezzo un pregiudizio consolidato, nello spogliatoio saranno anche un pochettino piu` difficili da gestire ma a certi livelli sono professioniste a tutti gli effetti.
Io devo dire questo: ho trovato una professionalita` davvero incoraggiante per il futuro. Le ragazze mancano forse di una cultura calcistica datata 100 anni, come quella dei maschi, pero` cio` non toglie che siano molto professionali. Forse, se c'e` una differenza tra uomini e donne e` nell' attenzione da dare alle piccole cose in un rapporto: noi uomini sappiamo passare sopra e rafforzare il rapporto, le donne per adesso mancano in questo. Nel mondo del calcio si vede di meno questa differenza.

Potremo mai vedere la coppia d'attacco Sberti-Ulivieri anche in nazionale ? La classifica delle marcatrici parla chiaro. Fino ad ora, sia lei che il suo predecessore hanno sempre convocato o l'una o l'altra. E` solo un caso ?
Dipende da valutazioni non legate al fatto che le due giochino nella stessa squadra. Non dimentichiamo che tra le altre convocate c'e` Panico che oggi sta giocando veramente bene, Guarino che ha fatto un grandissimo campionato fino a adesso, Ulivi che, pure giocando nel Lugo che non sta andando benissimo, e` lo stesso ai vertici della classifica marcatrici. Queste ragazze meriterebbero tutte e io devo tener conto del loro momento, del loro stato di forma.

Ci convincono davvero le parole di Sergio Vatta, con quel suo tono calmo di parlare, e con quella gentile precisione con cui esprime le sue idee. Seppure sia arrivato alla nazionale da pochi mesi da` proprio la netta impressione di essersi gia` ambientato in questa specie di mondo parallelo che e` il calcio delle donne.