LA TOSCANA SI AFFIDA AL BUON DOTTORE

di Luca Barboni

Gennaio 2001
Nell’ambito della preparazione per il Torneo delle Regioni, la rappresentativa toscana ha fatto tappa a Migliarino Pisano, anche per onorare la locale squadra del Vecchiano Calcio Femminile che, al primo anno di attività nel campionato regionale di serie D toscano, sta letteralmente sbaragliando la concorrenza.
Ne abbiamo approfittato per avvicinare il selezionatore Dottor Alfredo Maniscalco (il titolo è d’obbligo in quanto, oltre ad essere il selezionatore, è anche il medico della squadra), che da quest’anno ha sostituito il predecessore Italo Lalli.

- Dottor Maniscalco, una bella promozione per te:  da medico a selezionatore della rappresentativa regionale…
- Intanto devo dire che per adesso faccio entrambe le cose. Per quanto riguarda il discorso del selezionatore è una cosa che è maturata nel tempo, perché dopo sei anni di panchina nel Torneo delle Regioni, dopo aver allenato una squadra di serie C (il Rovezzano) per circa tre anni, una squadra giovanile (sempre del Rovezzano) mi sono fatto un’idea del calcio femminile. Mi mancava di prendere il patentino di allenatore, e ho preso anche quello, quindi tutto regolare. Per quanto riguarda la squadra ho cercato di costruire una rappresentativa toscana di serie C basata sulle giovani, infatti la maggior parte sono sedici-diciassettenni (con qualche anziana che serve per portare più esperienza), così avremo anche modo di lavorarci nel tempo perché hanno davanti a loro diversi anni in rappresentativa. Penso proprio di aver formato un gruppo bello e importante.
- Le conoscenze ci sono e le premesse c’erano tutte: da “vice-selezionatore”, diciamo pure così visto che eri sempre in panchina, viste le esperienze maturate e la tua conoscenza delle ragazze, mi sembrava un passaggio obbligato, la designazione più logica che poteva esserci…
- E’ vero, e questo perché io ero sul campo e mi rendevo conto delle cose. Quest’anno non ho mancato una o due partite il sabato e la domenica; credo di aver attinto il meglio.
- Tutte queste ragazze giovanissime proprio in previsione del futuro, non è solo mirato a quest’anno…
- No, molto è stato fatto in prospettiva futura, e penso proprio di continuare ad innestare ancora ragazze giovani, anno dopo anno.
- Dal punto di vista prettamente sportivo, la selezione che hai operato quest’anno dove pensi possa arrivare?
- E’ un bel gruppo, io penso che mi darà grosse soddisfazioni, non voglio essere presuntuoso, però ho delle buone prospettive, perché nel calcio femminile sono importanti certe caratteristiche: prima di tutto la velocità, e qui la velocità non manca, la grinta, la voglia di vincere qualcosa; tutte queste cose sono presenti.
- La voglia di vincere: qualcosa c’è anche in Maniscalco…
- Sì, per me è uno stimolo; sarà una battaglia, però voglio vedere.
- Vuoi raggiungere il tuo vecchio amico e predecessore Italo Lalli ? lui nel 1995/96 è riuscito a vincerlo, il Torneo delle Regioni…
- C’ero anch’io, in qualità di medico, quell’anno in cui vincemmo. Per far questo, insieme a tutto il resto, ci vuole anche un po’ di fortuna… quindi spero di avere anche un po’ di quella.
- Sicuramente fra le ragazze che hai scelto c’è il fior fiore del calcio femminile toscano, ma ti sentiresti di fare qualche nome su cui potresti mettere la mano sul fuoco…
- Be', sicuramente ce ne sono: davanti, di punta, Ilaria Lucarini dell’Arezzo, proprio una rapinatrice da area di rigore, degli ultimi 15 metri; a centrocampo tre ragazze in particolare, Serena Patu del Firenze, che è la nostra regista di centrocampo, tecnica e fisico, poi Costantini sempre del Firenze e Maggiani dell’Atletico Carrara, due centrocampiste grintose, che fanno pressing e con un grande fisico; in difesa, il libero Elisa Lucherini del Rovezzano, velocità e tecnica; due terzini grintosi… ma di nomi basta, te ne ho già fatti tre o quattro, altrimenti te li dico tutti! Però effettivamente questa squadra c’è, è una squadra veramente in gamba.
- Ti vedo molto soddisfatto…
- Sì, sono molto soddisfatto e anche molto entusiasta di loro, penso proprio che faremo qualcosa di importante…