Milene, raccontaci un po’ come è andata questa tua prima stagione
in Italia…
Anche se non ho avuto modo di giocare molto è stata una stagione
molto bella. Il fatto di essermi trasferita a Madrid con la mia famiglia
però mi ha impedito di rendere al meglio: infatti rispetto
alle mie compagne mi sentivo indietro sia fisicamente, nonostante mi allenassi
con il Rayo Vallecano durante la settimana in Spagna, che tatticamente.
Che differenze hai riscontrato tra il calcio del tuo paese e quello
italiano?
In Italia il calcio è interpretato in maniera differente che
in Brasile : da voi si tende a privilegiare la forza fisica e la
tattica mentre nel mio paese quello che conta di più è il
bel gioco e il colpo che delizia il pubblico. Comunque penso che partita
dopo partita sono riuscita ad abituarmi al vostro modo di giocare.
Il prossimo anno sarai ancora una calciatrice del Fiammamonza?
Io sto bene qua a Monza, ho delle compagne fantastiche con le quali
mi sono integrata al meglio e che mi dispiacerebbe molto lasciare, però
devo pensare anche a mio figlio Ronald. Durante i tre giorni settimanali
che sono qui in Italia mi manca tanto, così come io manco a lui,
a tal punto che quando torno a Madrid non si stacca mai da me e mi segue
ovunque.