NATALINA CERASO LEVATI
Monza, 31.10.2000
Alle SOCIETÀ'
SERIE A e B
CALCIO FEMMINILE
Caro presidente,
in conseguenza delle innovazioni statuarie votate dall'assemblea F.I.G.C. e preventivamente predisposte in ambito L.N.D. che hanno conferito alla Divisione Calcio Femminile la possibilità di operare con totale autonomia gestionale e permetteranno, il 6 Novembre p.v., l'elezione diretta da parte delle Società non solo del Presidente (come già avvenuto il 1' maggio 1997) ma anche del Consiglio Direttivo e dei Revisori dei Conti, desidero porre alla Sua attenzione i punti fondamentali del programma che mi impegno ad attuare nel quadriennio 2000/2004.
  • 1) RAGGIUNGIMENTO DI REALE AUTONOMIA DELLA DIVISIONE CALCIO FEMMINILE tramite l'attuazione del punto 2 dell'Articolo 7 dello Statuto F.I.G.C. ratificato il 20/10 u.s. dal C.O.N.I.
  • 2) VALORIZZAZIONE DEL "PRODOTTO" CALCIO FEMMINILE con la registrazione e commercializzazione del marchio già esistente, anche attraverso la completa ristrutturazione del sito internet col nuovo dominio calcio femminile ed in doppia lingua.

  • Il sito, la cui configurazione può essere effettuata a costo zero a mezzo espressi accordi con un provider, dovrà diventar il punto di riferimento di qualsiasi ragazza interessata ad avvicinarsi al calcio femminile, nonché luogo di discussione per la crescita del movimento. Nel sito dovranno essere inserite tutte le forme di sfruttamento commerciale come, ad esempio, vendita di spazi pubblicitari, trasmissioni di partite via internet, merchandising delle società, ecc...
  • 3) ABBATTIMENTO DEI COSTI NECESSARI ALLO SVOLGIMENTO DELL'ATTIVITÀ DELLA DIVISIONE tramite introiti possibili grazie all'autonomia gestionale raggiunta, ovvero:
  • ricerca di un tour operator che possa ridurre sensibilmente i costi delle trasferte;
  • intensificazione dei contatti intercorsi con le Ferrovie dello Stato, le quali hanno già mostrato la loro disponibilità a presentare un'offerta treno + pullman ad un costo concorrenziale;
  • accordo con uno sponsor tecnico che dia possibilità alle società di ottenere una sensibile riduzione sul prezzo di listino, relativamente all'acquisto della merce;
  • ratifica degli accordi intercorsi con l'agenzia pubblicitaria Media-partners, che attualmente cura gli interessi della F.I.G.C., e che si è già attivata fattivamente nella ricerca di sponsor per i campionati nazionali.
  • 4) PRESENZA COSTANTE IN DIVISIONE DI UN "PROPRIO" ADDETTO STAMPA che curi i rapporti con i media, diffondendo le notizie riguardanti la "vita" del calcio femminile italiano.
  • 5) ELABORAZIONE DI UN PROGRAMMA TESO ALLA TRASMISSIONE DI "SPEZZONI" (cosiddetti highlights) di alcune gare di campionato su una emittente televisiva a diffusione nazionale.
  • 6) ISTITUZIONE PRESSO LA DIVISIONE DI UNO "SPORTELLO" CHE FUNGA DA VERA E PROPRIA AGENZIA DI CONSULENZA per le società riguardanti, fra l'altro, i rapporti con i comuni, le regioni, le strutture istituzionali in genere, nonché il supporto legale e logistico.
  • 7) ISTITUZIONE DI UNO SPECIFICO SETTORE, PRESSO LA DIVISIONE, CHE SI OCCUPI, ATTRAVERSO LA CONSULENZA (DEL TUTTO GRATUITA) DI SPECIALISTI, DELLE PROBLEMATICHE SANITARIE COLLEGATE ALL'ATTIVITÀ DELLE SOCIETÀ'.

  • Gli argomenti riguarderanno:
  • l'idoneità medico-sportiva delle atlete;
  • le consulenze sulla traumatologia sportiva;
  • gli aspetti di medicina riabilitativa;
  • le controversie medico-legali conseguenti all'infortunistica dei tesserati.
  • Tali obiettivi saranno attuati mediante l'utilizzo dei più avanzati mezzi di comunicazione, quali il sito internet della divisione, all'interno del quale sarà creata una specifica area per la tutela sanitaria con risposta alle problematiche rappresentate, nonché attraverso uno specifico numero preposto, a disposizione delle società.
    Inoltre sarà assicurata, presso la Divisione, la presenza mensile di un esperto della materia a disposizione di quanti avessero bisogno per la risoluzione delle questioni sanitarie più complesse.
  • 8) CONSOLIDAMENTO DELLA COLLABORAZIONE IN ATTO CON IL SETTORE GIOVANILE, "serbatoio" di potenziali atlete e "titolare" delle normative per far svolgere attività di calcio femminile nelle scuole fino a sedici anni di età.

  • Diffusione della "cultura" del calcio femminile tramite FORUM PROMOZIONALI NELLE SCUOLE (su tutto il territorio nazionale) organizzati logisticamente dalle società, in collaborazione con la Divisione.
    Tali incontri dovranno avere la necessaria partecipazione anche delle giocatrici più rappresentative di ogni club che potranno così diventare testimonial, ciascuna nel proprio ambito locale, del calcio femminile.
  • 9) AGGIORNAMENTO CON STAGE MENSILI PER GLI ISTRUTTORI TECNICI
  • 10) CONTROLLI ED INTERVENTI PER MIGLIORARE LE STRUTTURE SPORTIVE ove vengono svolte le gare ufficiali. Tutti i network televisivi interpellati, infatti, hanno sempre posto come pregiudiziale, la condizione che i campi da giuoco siano dotati di strutture necessarie ad una "alta" qualità di ripresa televisiva.
  • 11) CREAZIONE DI UN TORNEO INTERNAZIONALE, CON CADENZA ANNUALE, CHE DIVENTI UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER I CLUB EUROPEI.

  • A tale torneo potranno partecipare, con possibilità di introiti derivanti dalla ricerca di sponsor, le squadre classificatesi al 2' e 3' posto del campionato di serie a e la vincente della Coppa Italia.
  • 12) COSTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE COMPOSTA ANCHE DA UNA RAPPRESENTANZA DELLE CALCIATRICI, A DIFESA DEI DIRITTI, E DELL'IMMAGINE DEL CALCIO FEMMINILE
  • Inoltre desidero sottolineare che la CONSULTA DELLE SOCIETÀ', già in essere presso la Divisione per mia iniziativa, ha ora ricevuto l'ufficialità normativa (art.18 punto 3 paragrafo f, regolamento L.N.D.) e di questa intendo avvalermi in modo continuativo come supporto imprescindibile per attuare iniziative atte a dare un'immagine positiva del nostro sport.

    Vi sono altri progetti che mi riservo di illustrarLe durante l'Assemblea del 6 novembre p.v.; per quanto concerne il primo punto del programma Le allego alcune note, con l'impegno che a tale progetto sarà dedicata la massima attenzione.

    In attesa di incontrarLa, Le porgo i più cordiali saluti e allegandoLe altresì i nominativi di coloro che faranno parte del CONSIGLIO DIRETTIVO da me presieduto.

    Natalina Ceraso Levati
    CANDIDATI CONSIGLIO DIRETTIVO
    DIVISIONE CALCIO FEMMINILE 2000/2004
    1) Comm.Galeno BIANCHI Imprenditore
    2) Sig.Ruggero CHELLI  Imprenditore
    3) Dott.Massimo COSTA medico sportivo
    4) Avv.Luca FIORMONTE avvocato
    5) Sig. Giuseppe SCATTU commerciante
    6) Sig.ra Cinzia VALENTI funzionaria

    PROGETTO PER IL RAGGIUNGIMENTO DI UNA REALE AUTONOMIA ED INDIPENDENZA DELLA DIVISIONE CALCIO FEMMINILE

    Il vigente Statuto della F.I.G.C. approvato dall'assemblea del 14/10 u.sc. e ratificato dal Coni il 20/10 u.sc., all'articolo 7, punto 2 titolato LE LEGHE recita:

    ".......La Divisione Calcio a Cinque e la Divisione Calcio Femminile, formate dalle Società ed associazioni disputanti i campionati corrispondenti a livello nazionale, sono inquadrate, con autonomia amministrativa e gestionale ed organi direttivi di natura elettiva, nella Lega Nazionale Dilettanti, SALVA DIVERSA DETERMINAZIONE DEL CONSIGLIO FEDERALE ADOTTATA A MAGGIORANZA QUALIFICATA".

    Ad oggi non tutta l'attività femminile viene effettivamente organizzata dalla Divisione Calcio Femminile, che in base all'art.17 del Regolamento della L.N.D. inquadra, infatti, solo le Società che partecipano ai campionati a carattere nazionale e quindi è deputata solo ad un unico settore ben definito, mentre una porzione, non di scarso rilievo, dell'attività viene affidata ai Comitati Regionali.

    Alla Divisione Calcio Femminile è affidata, quindi, solo l'attività di vertice, quella nazionale comprendente i campionati di Serie "A" e "B", la Coppa Italia Nazionale, il Torneo Interregionale Under 20, la Supercoppa Nazionale, e le Nazionali Femminili "A" ed Under 18 da "gestire" per conto della F.I.G.C.

    I Comitati Regionali gestiscono invece l'attività calcistica femminile locale, i Campionati Regionali "C" e "D", le rappresentative regionali ed il Torneo delle Regioni.

    Inoltre la rappresentanza della realtà femminile "avviene" solo in ambito L.N.D. ed affidata al Presidente della Divisione che è componente del Consiglio Direttivo della Lega.

    Da quanto sin qui esposto emerge che l'intero movimento calcistico femminile è stato frammentato in diverse componenti istituzionali, ma anche che la rappresentanza presso i competenti organi direttivi appare eccessivamente limitata, con conseguente scarso peso politico e comunque manifesta difficoltà, se non impossibilità, di rappresentare adeguatamente le proprie esigenze e proporre e perseguire importanti obiettivi.

    L'approvazione del nuovo Statuto della F.I.G.C., fornisce l'ottimale occasione, tramite la dicitura "SALVA DIVERSA DETERMINAZIONE DEL CONSIGLIO FEDERALE", per effettuare una netta inversione di tendenza con il passato, attribuire al Settore calcistico femminile quella autonomia, rappresentatività e considerazione che ormai improcrastinabilmente merita per espansione del movimento, accresciuto interesse e, non ultimo, conseguimento di importanti risultati agonistici.

    Sarà mio preciso compito inoltre, evidenziare al Presidente Federale, che sarà eletto il 20/11 p.v. che un maggiore, più qualificato e distinto riconoscimento del settore calcistico femminile, porterebbe la F.I.G.C. ad adeguarsi a quanto già compiuto da altre importanti realtà sportive italiane e far recepire al "nuovo governo sportivo", che, in tal modo, la F.I.G.C. si porrebbe in condizione di dare piena ed efficace attuazione a quanto indicato del Decreto Melandri.

    Il progetto che intendo realizzare avvalendomi di quanto disposto dall'art.7 punto 2, dello Statuto già richiamato, ha, pertanto, la finalità di creare un settore autonomo e distinto dalla realtà maschile, deputato esclusivamente a tutta l'attività femminile, ad eccezione di quella delle infrasedicenni che resterebbero nell'ambito del Settore per l'Attività Giovanile e Scolastica, allo scopo di addivenire ad una gestione ottimale di una realtà determinata e peculiare, con specifici problemi e particolari esigenze non rapportabili e non sempre riscontrabili con il tradizionale settore maschile.

    Nello stesso movimento, oltre a dare una precisa identità ad uno specifico movimento, si riuscirebbe a portare alla luce, più facilmente le proprie problematiche ed esigenze e si conseguirebbero, più agevolmente, adeguati e soddisfacenti risultati in tempi rapidi.

    Mai come in questo caso appare evidente che l'accorpamento dell'intero movimento calcistico femminile determinerebbe inevitabilmente un più diretto rapporto tra la base ed il vertice, la soluzione dei problemi esistenti tra le diverse componenti in cui oggi è diviso detto movimento, una riduzione dei diversi referenti, una contrazione dei tempi operativi, un'espansione degli obiettivi da raggiungere in comune.

    Nello scendere nel dettaglio, si rappresenta che tale prospetto prevede l'istituzione di una Divisione Calcio Femminile, competente ad organizzare tutta l'attività femminile, e quindi sia i campionati nazionali che interregionali e regionali.

    Verrebbe inoltre istituita una rete di Comitati Regionali, sull'esempio del Settore per l'Attività Giovanile e Scolastica, che costituirebbero la struttura periferica della Divisione e avrebbero la funzione di organizzare e controllare l'Attività locale, nonché nominare i Delegati Regionali per l'organo direttivo della Divisione che avrebbe così sempre la reale cognizione delle diverse situazioni locali.