Ai Presidenti delle Società in indirizzo
A.C.F. MILAN
A.C.F. ALTO VERBANO
BRIANTEA
COMO 2000
FIAMMA MONZA
FOOTBALL MILAN
A.C.F. LE AZZURRE
A.C.F. OROBICA
TRIESTINA 1946
A.C.F. CREMONA
A.C.F. TURBIGO
Per Conoscenza
Pietro Calabrese direttore del quotidiano La Gazzetta Dello Sport
Giancarlo Padovan direttore del quotidiano Tuttosport
OGGETTO: ATTIVITA’ GIOVANILE FEMMINILE STAGIONE 2003/2004
Egregi Presidenti,
In data 07 luglio c.a., mi recavo presso la sede F.I.G.C. di Milano,
per effettuare l’iscrizione al campionato 2003/2004 categoria Giovani Calciatrici,
poiché l’ultimo Comunicato ufficiale N.° 43 del 27/06/03 riportava:
TEMPI DI ISCRIZIONE - CAMPIONATI REGIONALI DAL 01 AL 08 LUGLIO 2003.
All’atto dell’iscrizione mi veniva comunicato che il TORNEO GIOVANISSIME
A 11 era stato soppresso e mi veniva consegnata una lettera che illustrava
il programma per la prossima stagione ( ricevuta poi in originale per posta
in data 12/07/2003). E’ vergognoso! E’ inutile dire quanto ci sentiamo
presi in giro!
Egregi Signori,
Ci rendiamo conto sempre di più, della poca considerazione nei
nostri confronti, sono anni che noi società di Calcio Femminile,
lottiamo per portare avanti una realtà, che da moltissime persone
è considerata ancora un “ TABU’ ”, e Voi
cosa fate per aiutarci? Ci sentiamo indignati per come ci state trattando!
Possibile che nessuno si sia posto il problema o perlomeno abbia ignorato
del tutto, quale grande difficoltà ci siamo trovati ad affrontare
di punto in bianco. Se non altro, i responsabili di questa decisione potevano
riunire tutte le Società interessate per metterle al corrente di
quanto stava succedendo, ma forse per loro è stato più facile
farci trovare di fronte ad un fatto compiuto.
Nella Comunicazione e sul Comunicato Ufficiale N°. 1 stagione 2003/2004,
pag. 28 punto 5 si legge:
“Per le bambine a titolo sperimentale viene concessa la possibilità
di partecipare al campionato Giovanissimi con squadre composte da: RAGAZZI
E RAGAZZE.
Questa decisione non Vi sembra del tutto contraddittoria ?
Il motivo della SOPPRESSIONE del calcio a 11 Femminile è secondo
il Vs. punto di vista, allo scopo di tutelare la corretta preparazione
Tecnico–Motoria delle giovani Atlete, e allora perché viene concessa
a queste ultime la possibilità di giocare nella stessa categoria
a 11 ma in una squadra MASCHILE?
Forse è diverso il nostro metodo di educare, di far crescere
in un ambiente sano, e soprattutto di formare una giovane Atleta, da quello
che viene insegnato in una squadra Maschile?
E su questo punto molto delicato, Vi vorrei porre una domanda: Vi siete
mai chiesti quali problemi deve affrontare una bambina o ragazza in una
squadra “MASCHILE” ?
Io ve ne elenco almeno quattro:
ACCETTAZIONE
DISAGIO
ADATTAMENTO
IMBARAZZO
Noi come altre Società con grandi sforzi e sacrifici cerchiamo
ogni giorno di crescere e soprattutto di migliorare il movimento del Calcio
Femminile, anche se ci sentiamo poco considerati e supportati.
Per le Nostre Società il Settore Giovanile è un “PREZIOSO
SERBATOIO” per le categorie superiori, ma crediamo che la Vostra decisione
non porti un aiuto ma ci penalizzi su tutti i fronti, forse qualcuno
ci vuole eliminare definitivamente.
Chiediamo cortesemente di rivedere la Vostra decisione, consentendo
(ove i numeri di partecipanti lo consentono), di continuare lo svolgimento
del Calcio a 11 a tutte le ragazze così faticosamente aggregate
alle Nostre Società, e soprattutto di abolire il consenso all’attività
promiscua dove esistono realtà femminili organizzate e ben consolidate.
Nella pagina N.° 1 del Comunicato
Ufficiale N.° 1 stagione 2003/2004 sono elencati
una serie di DIRITTI?
MA PER CHI?
Forse questi diritti sono riservati alle sole categorie MASCHILI !!!!
Invito caldamente tutte le Società di Calcio Femminile che condividono ed approvano quanto espresso in questo scritto, ad apporre la loro firma e il timbro della Società, oppure li invito ad assumere analoghe iniziative , consentendo così al CALCIO FEMMINILE di NON MORIRE.
Sperando in una cortese risposta dagli Organi Preposti porgo i miei Più Distinti Saluti.