SGS: LA LETTERA APERTA DELL'ATHENA SOMMA CF

Preg.mi
Sig. Franco Carraro Presidente Federazione Gioco Calcio
Sig.  Rag. Carlo Tavecchio Presidente Lega Nazionale Dilettanti
Sig. Antonio Paponetti Presidente Settore Giovanile Scolastico
Sig. Natalina Ceraso Levati Presidente Divisione Calcio Femminile
Sig.  Rag. Giuliano Milesi Presidente Comitato Regionale Lombardia
Sig. Cecilia  Cristei Delegato Calcio Femminile Lombardia  L.N.D.
Sig. Francesco Rigamonti Presidente Settore Giovanile Scolastico Lombardia
Sig. Massimo Tell  Referente Nazionale Calcio Femminile
Sig. Barbara Benedetti Segretaria Settore Giovanile Scolastico

Ai Presidenti delle Società in indirizzo
A.C.F. MILAN
A.C.F. ALTO VERBANO
BRIANTEA
COMO 2000
FIAMMA MONZA
FOOTBALL MILAN
A.C.F. LE AZZURRE
A.C.F. OROBICA
TRIESTINA 1946
A.C.F. CREMONA
A.C.F. TURBIGO

Per Conoscenza
Pietro Calabrese direttore del quotidiano La Gazzetta Dello Sport
Giancarlo Padovan direttore del quotidiano Tuttosport

Somma Lombardo 17 luglio 2003
 

OGGETTO: ATTIVITA’ GIOVANILE  FEMMINILE STAGIONE 2003/2004

Egregi Presidenti,
In data 07 luglio c.a., mi recavo presso la sede F.I.G.C. di Milano, per effettuare l’iscrizione al campionato 2003/2004 categoria Giovani Calciatrici, poiché l’ultimo Comunicato ufficiale N.° 43 del 27/06/03 riportava:  TEMPI DI ISCRIZIONE  - CAMPIONATI REGIONALI DAL 01 AL 08 LUGLIO 2003.
All’atto dell’iscrizione mi veniva comunicato che il TORNEO GIOVANISSIME  A  11 era stato soppresso e mi veniva consegnata una lettera che illustrava il programma per la prossima stagione ( ricevuta poi in originale per posta in data 12/07/2003). E’ vergognoso! E’ inutile dire quanto ci sentiamo presi in giro!

Egregi Signori,
Ci rendiamo conto sempre di più, della poca considerazione nei nostri confronti, sono anni che noi società di Calcio Femminile, lottiamo per portare avanti una realtà, che da moltissime persone è considerata ancora un   “ TABU’ ”,   e Voi cosa fate per aiutarci? Ci sentiamo indignati per come ci state trattando!
Possibile che nessuno si sia posto il problema o perlomeno abbia ignorato del tutto, quale grande difficoltà ci siamo trovati ad affrontare di punto in bianco. Se non altro, i responsabili di questa decisione potevano riunire tutte le Società interessate per metterle al corrente di quanto stava succedendo, ma forse per loro è stato più facile farci trovare di fronte ad un fatto compiuto.

Nella Comunicazione e sul Comunicato Ufficiale N°. 1 stagione 2003/2004, pag. 28 punto 5 si legge:
“Per le bambine a titolo sperimentale viene concessa la possibilità di partecipare al campionato Giovanissimi con squadre composte da: RAGAZZI E RAGAZZE.
Questa decisione non Vi sembra del tutto contraddittoria ?
Il motivo della SOPPRESSIONE del calcio a 11 Femminile è secondo il Vs. punto di vista, allo scopo di tutelare la corretta preparazione Tecnico–Motoria delle giovani Atlete, e allora perché viene concessa a queste ultime la possibilità di giocare nella stessa categoria  a 11 ma in una squadra  MASCHILE?
Forse è diverso il nostro metodo di educare, di far crescere in un ambiente sano, e soprattutto di formare una giovane Atleta, da quello che viene insegnato in una squadra Maschile?

E su questo punto molto delicato, Vi vorrei porre una domanda: Vi siete mai chiesti quali problemi deve affrontare una bambina o ragazza in una squadra  “MASCHILE” ?
Io ve ne elenco almeno quattro:
ACCETTAZIONE
DISAGIO
ADATTAMENTO
IMBARAZZO
Noi come altre Società con grandi sforzi e sacrifici cerchiamo ogni giorno di crescere e soprattutto di migliorare il movimento del Calcio Femminile, anche se ci sentiamo poco considerati e supportati.
Per le Nostre Società il Settore Giovanile è un “PREZIOSO SERBATOIO” per le categorie superiori, ma crediamo che la Vostra decisione non porti un  aiuto ma ci penalizzi su tutti i fronti, forse qualcuno ci vuole eliminare definitivamente.
Chiediamo cortesemente di rivedere la Vostra decisione, consentendo (ove i numeri di partecipanti lo consentono), di continuare lo svolgimento del Calcio a 11 a tutte le ragazze così faticosamente aggregate alle Nostre Società, e soprattutto di abolire il consenso all’attività promiscua dove esistono realtà femminili organizzate e ben consolidate.

Nella  pagina  N.° 1  del  Comunicato  Ufficiale  N.° 1 stagione  2003/2004  sono  elencati  una serie  di DIRITTI?
MA  PER  CHI?
Forse questi diritti sono riservati alle sole categorie MASCHILI !!!!

Invito caldamente tutte le Società di Calcio Femminile che condividono ed approvano quanto espresso in questo scritto, ad apporre la loro firma e il timbro della Società, oppure li invito ad assumere analoghe iniziative , consentendo così al CALCIO FEMMINILE di NON MORIRE.

Sperando in una cortese risposta dagli Organi Preposti porgo i miei Più Distinti Saluti.

Per la Società A.C.F. ATHENA SOMMA
 Il Presidente
 Leonardo Pipitone