stagione 2002/2003

Pol. SOLFERINO ADECCO

di Massimo Tagliabue

Quando si dice che le donne hanno raggiunto la parità dei sessi. Uno dei pochi casi in Liguria, ma anche a livello nazionale in cui ragazzi e ragazze partono dallo stesso gradino. E' la ferma convinzione e la filosofia della Polisportiva Solferino Arecco che investe indistintamente per calcio maschile e femminile, tutto per espressa volontà del presidente Sergio Ferrando, a cui vanno attribuiti meriti non indifferenti in questi anni, e non ultimo la distribuzione equa dei campi e delle fasce orarie per gli allenamenti. Il femminile deve rendere merito all’impegno costante del presidente Ferrando e di Aldo Gaggero, i precursori della società che hanno sempre creduto nell’investimento, nonché di Claudio Vio e Luca Scrivano. Da questa stagione c’è stata una forte inversione di tendenza, una forte scossa per dare un senso all’attività del settore. Il risvolto primario è nel campo sociale, dando anche un livello di educazione alle atlete. Nuove regole, a volte ferree, ma fatte a fin di bene per la tutela e la valorizzazione delle singole calciatrici. Duilio Falvo (giramondo del calcio femminile con un passato in serie A come preparatore dei portieri e da lui sono passate alcune dei migliori numero uno in circolazione), responsabile dell’intero settore “rosa” dei castori, ha avuto carta bianca e ha subito introdotto due allenatori per ciascuna leva e un insegnante di tecnica calcistica che si adopera anche per le ragazze della C: una vera e propria scuola calcio per abbassare il “gap” tecnico con le compagne. Tra gli obiettivi di prossima introduzione l’arrivo di un pool medico e una psicologa dello sport, anche per venire incontro alle problematiche delle ragazze. Curiosa ma sicuramente azzeccata, anche se di primo acchito ha destato perplessità in seno alla dirigenza, la volontà di suddividere le ragazze per squadra, senza possibilità di “pallonzolare” da una parte all’altra. Chi gioca fissa, tra le giovani, in prima squadra rimane con loro, mentre due under a rotazione verranno inserite tra le panchinare e potranno giocare scorci di gara alla domenica, questo per maturare. Da quest’anno, grazie all’arrivo di cinque ragazze ex Varazze, il Solferino Arecco farà anche il campionato under 12. E l’anno scorso è arrivata la prima vittoria assoluta con la conquista del titolo ligure di under 16. L’obiettivo non è quello di vincere il campionato per andare in B (ma se capita non ci si tirerà indietro), ma soprattutto far crescere le giovani, costruire per il domani. Tutti coloro che ruotano nel mondo femminile del Solferino Arecco sono patentati o istruttori Isef, personale che deve aiutare le ragazze a studiare la loro fisiologia (che è ben diversa da quella maschile, ma non solo dal punto di vista sessuale, ma per la conformazione delle ossa e la tipologia delle casistiche di infortuni). Tutto il personale ha avuto incarichi ben precisi, in funzione delle effettive capacità. Tra gli altri obiettivi di prossima attuazione anche quello di svolgere uno stage di formazione per allenatori, dirigenti e atlete; un’occasione di rapportarsi con una psicologa dello sport, con la scienza dell’alimentazione, con un insegnante Isef e un allenatore professionista sotto l’aspetto del modello organizzativo. Questo per imparare e conoscere la professionalità e dare un’educazione all’atleta e conoscere il proprio corpo umano.
Questo l'organigramma del settore femminile.
Presidente: Sergio Ferrando; Responsabile settore e preparatore portieri: Duilio Falvo; segretario e dirigente under 16: Aldo Gaggero; responsabile tecnico e allenatore serie "C": Fabio Della Monica; aiuto allenatore: Daniele Ferrando; massaggiatore: Giuseppe Della Monica; addetto stampa: Massimo Tagliabue; insegnante tecnica calcistica: Roberto Tedone; dirigenti addetti alla serie "C": Gianni Sessa e Laura Ferrini; dirigenti under 16: Claudio Vio e Laura Basso; allenatori under 16: Iamundo Roberta e Daniele Ferrando; dirigenti under 12: Luca Scrivano; allenatore under 12: Claudia Usmiani; medici: l'Istituto Privato Bobbio.