RAFFAELE SOLIMENO

di Luca Barboni

Castelfranco di Sotto, 16 febbraio 2002

Raffaele Solimeno, un grande passato nel calcio professionistico giocato e poi passato a fare l’allenatore, e per di più nel settore femminile…
Sì, è vero. Dopo tanti anni di calcio a livello professionistico ed un paio di anni da allenatore dilettante, mi è capitata questa occasione del calcio femminile. Giancarlo Padovan, noto giornalista sportivo, da anni mi "martellava" e mi spingeva in questa direzione, dicendomi che potevo far moltissimo nel calcio femminile; e devo ammettere che in questo anno e mezzo, con questa squadra abbiamo ottenuto degli ottimi risultati. Siamo arrivati dalla serie B, abbiamo fatto bene l’anno scorso e quest’anno ci stiamo confermando una squadra rivelazione, penso.
Noi lo sapevamo che il Fiammamonza sarebbe venuto fuori, perché ha una tradizione ed un vivaio che probabilmente nessun altra squadra italiana può vantare. Lo abbiamo detto tante volte, anche per esperienza diretta con squadre geograficamente vicine a noi (in Toscana, n.d.r.) che, proprio per l’esatto contrario, cioè per non aver creduto nel settore giovanile, sono praticamente scomparse…
Questo è l'errore più grave. Noi quest’anno abbiamo anche la fortuna di avere una bravissima straniera, Lappi Seppala, ma questa è inserita in un gruppo di giovani; abbiamo molte giocatrici del vivaio, la nostra forza è il vivaio, se volessimo fare una squadra acquistando le giocatrici, non avremmo vita né futuro.
Il femminile non può sopravvivere senza il giovanile. Non puoi comprare tutte le campionesse e vincere il campionato per poi chiudere la stagione successiva…
E’ proprio vero, mi fa piacere sentire queste parole. Noi andiamo avanti pian piano col settore giovanile, siamo la squadra più giovane del campionato, e questo spiega molte cose. Spero, e me lo auguro, che la nostra esperienza possa essere di esempio per molte squadre, noi viviamo per merito del vivaio e queste ragazze sono quelle che ci permettono di proseguire.
La straniera può fare la differenza, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche da quello dell’esperienza…
Certo, la ragazza arriva da un infortunio, è stata fuori un mese ed è appena rientrata, ma ha proprio la mentalità da professionista. E’ incredibile, lei va e gioca con la sua Nazionale in Finlandia, torna in Italia, gioca, viaggia, gioca, non ha alcun problema, non salta un allenamento. E’ proprio un esempio per le giovani promesse della nostra squadra.
Abbiamo sentito voci di un’altra possibile straniera, che potrebbe dare lustro all’immagine, non solo del Fiammamonza, ma di tutto il calcio femminile…
Sì, possiamo confessarlo, stiamo parlando di Milene Domingues, la moglie di Ronaldo. Adesso possiamo dirlo, la tenevamo nascosta da un mese, ma non per qualche strano motivo; semplicemente perché quando lei viaggia, non viaggia da sola, quando arriva tutti la notano. La ragazza è molto contenta di stare con noi, ha la possibilità di rimanere da noi, vuole rimanere da noi. Il marito è completamente d'accordo e in un’intervista rilasciata in Brasile ha dichiarato che l’anno prossimo sua moglie giocherà nel Fiammamonza. Un "acquisto" di questo genere può solo far bene al calcio femminile. Dobbiamo crescere col calcio femminile. Io ci credo, e ci credo veramente.
Lazio e Foroni hanno pareggiato lo scontro diretto: si prospetta uno spareggio…
Ben venga lo spareggio, così me lo vado a vedere! A parte la battuta, sono due squadre che stanno meritando entrambe, sinceramente mi dispiacerebbe che una delle due non arrivasse in testa alla fine. Spero che arrivino a pari punti, così andiamo anche a vedere lo spareggio, magari su un bel campo, magari con tre-quattromila spettatori, magari con la televisione. Due squadre che giocano anche bene al calcio: sarebbe proprio una bella immagine per il calcio femminile.
Per la Nazionale adesso un paio di amichevoli, e poi l’incontro con la Spagna…
L’Italia non ha scampo, deve vincere assolutamente, deve vincere tutt’e tre le partite e qualificarsi per i Mondiali. E' il solito discorso: io me lo auguro per il calcio femminile, noi "dobbiamo" andare ai Mondiali, se no sarebbe un’altra sconfitta.