LA SUPER COPPA ALLA TORRES

Misano Adriatico, 30 agosto 2000

Torres contro Milan terza e (forse) ultima puntata. La Torres arriva a Misano sognando la Champions Legue e con una squadra che è tutto sommato la stessa che ha vinto scudetto e coppa al termine della stagione 99/2000. Non c’è la Guarino, ancora in America, ma c’ è la Carta, unica “nuova” della squadra. Il morale è decisamente alto, la fiducia nei propri mezzi consolidata. Queste sono cose che si capiscono dai piccoli dettagli, anche da come le ragazze scendono dal pulmann, si caricano in spalla le borse e camminano verso gli spogliatoi. O meglio ancora dalle espressioni sul volto dei dirigenti e dei tecnici: rilassati, tranquilli, sicuri di vincere.
Le sarde sono già in campo ad esaminare il terreno di gioco, arrivano gli arbitri: quattro ragazze carine che strappano sorrisi e ispirano gesti gentili agli organizzatori, ma le lombarde ancora non si vedono. E quali ragazze rossonere, fra le protagoniste della passata stagione, potremo ammirare sul campo di Misano ? C’è stata burrasca a Milano e nessuno ne è uscito indenne. Le solite storie del calcio femminile in particolare e di quello dilettantistico in generale: non c’ è più intesà fra la società e le calciatrici, le ragazze se ne vogliono andare, i dirigenti non le vogliono lasciar andare.
L’ epilogo in genene varia a seconda dei singoli casi: c’è chi riesce a cambiare squadra a poco o a caro prezzo, chi non ci riesce, chi abbandona temporaneamente o definitivamente.
Quale Milan arriverà a Misano ?
Le ragazze arrivano alla spicciolata: e le prime ad arrivare sono le giovani, le “stelle” dove sono ? Nelle stanze della Torres ci si frega le mani: goleada in vista, ma si trattava solo di una serie di circostanze che hanno fatto ritardare le migliori. Tagliacarne, Gazzoli, Ceroni, Zanni arrivano con le loro borse sulle spalle, sorridenti. Forse quella storia della burrasca era tutta una bufala.
Il Milan presenta come allenatore un vero “vate” del calcio femminile: Antonio Curreri. La squadra assomiglia molto a quella che ha conteso lo scudetto alla Torres. Praticamente manca solo la Brenzan fra i pali. I dirigenti rossoneri non sorridono, appaiono tesi, si rammaricano di aver iniziato la preparazione tardi, sarebbe stato meglio rinviare la Super Coppa di una settimana, sanno che sarà dura.
La tribuna comincia a riempirsi: la solita gente degli eventi importanti, dirigenti di serie A e B, dirigenti federali, quattro giornalisti (compresi la nostra direttrice e chi scrive), la troupe della Rai, i dirigenti del Real Misano che hanno organizzato l’ evento, sembra che la gente del posto se ne sia rimasta a casa. Peccato, eppure per le strade si potevano vedere i manifesti che pubblicizzavano l’evento.
Arriva anche Carolina, neo CT della nazionale attorniata da uno sciame di “mosconi” (così qualcuno dalla tribuna definisce tutte quelle persone che fanno a gare per salutarla e stringerle le mano).
Tutti a sedere si comincia.

LA PARTITA

Torres. Il pronostico è tutto per le campionesse d’ Italia e le prime battute confermano questa idea. Angeles Parejo, sulla fascia sinistra è incontenibile, le rossonere sono subito in affanno. Non c’è storia. O forse sì.
La Torres segna ma il gol viene annullato, la Parejo se ne accorge solo dopo qualche minuto di festeggiamento, poco male, siamo solo all’ inizio.
Al 24’ siamo ancora 0-0. La quarantenne Jana Novakova, inventa un pallonetto che si insacca nella porta delle sarde e il Milan va in vantaggio. Esultano le rossonere ma esulta anche chi è neutrale: la partita diventa bella.
Una delle virtù della Torres è forse quella di non andare in crisi solo perché sta perdendo 1-0. La Parejo continua a tormentare la difesa avversaria, la Conti colpisce l’ incrocio dei pali, Tosini ha il suo da fare ma non fa rimpiangere la Giorgia nazionale, la Murelli dà la carica alla difesa.
Al 38’ il raddoppio di Gazzoli con uno splendido tiro da fuori. Questa poi…. il Milan vince 2-0, e già sogna un bel tris (le ultime due edizioni erano state vinte proprio dalle rossonere, ma quelli sono già altri tempi). Alla Torres il ruolo di super favorita sembra portare sfortuna, ma le sarde non vanno in crisi neanche adesso. La Parejo continua a ferire sulla fascia sinistra e la difesa del Milan continua a non trovare una soluzione per fermare l’ attaccante spagnola.
Manca un minuto alla fine del tempo quando Angeles Parejo intercetta un pallone, velocissima entra in area, scarta il portiere e insacca con un rasoterra.  Palla al centro e una manciata di secondi più tardi la spagnola è di nuovo lì, palla al piede, fa partire un cross rasoterra che filtra fra le maglie difensive, la Conti tutta sola non può sbagliare. E non è finita: nel recupero Parejo più o meno come prima crossa al centro, Carrus trova lo stesso buco difensivo del quale aveva approfittato la Conti e come la Conti non può sbagliare. 
Doppio fischio: si va al riposo sul 3-2 per le sarde. Mai visto un risultato così scontato e così incerto…..
Peccato che siamo pur sempre a inizio stagione e che nella ripresa il ritmo cali vertiginosamente. Dopo un quarto d’ora la Torres va a 4 con Pintus e il divertimento sembra finito.
Qualche speranza per il Milan e per lo spettacolo si accende a dieci minuti dalla fine: una giovane entrata da pochi minuti, una certa Greco, controlla con classe e scaraventa in rete da campionessa.
Sul 4-3 la partita dovrebbe riaprirsi ma le rossonere non hanno più energie da spendere.
La ripresa si spegne lentamente, mister Arca fa giusto un paio di sostituzioni “tattiche” con la speranza di arrivare al triplice fischio a gioco praticamente fermo.
E alla fine si vedono scene già viste: le sarde che festeggiano. Per loro è la prima Super Coppa e soprattutto il “Grande Slam”.

FESTEGGIAMENTI E ALTRE COSE
Calciatrici e dirigenti sardi seguono il copione: canti e balli (in dialetto, pardon, lingua sarda ovviamente), baci alla coppa, il trofeo personale della Parejo (premiata come migliore calciatrice della serata) “rubato” e usato come un pallone da rugby finchè la spagnola non è riuscita a riprenderselo, foto di gruppo con Coppa….. chissà se ci si può anche stancare delle vittorie ?
E il Milan ? la Ceroni corre a farsi consegnare la lista di trasferimento: come da accordo dopo la Super Coppa se ne andrà alla Lazio, anche la Zanni si incammina verso il Geas. Quelle che rimangono con quale spirito affronteranno il prossimo campionato ? Il bel Milan che vinceva e gioiva a ripetizione (un po’ come la Torres adesso) sembra proprio aver esaurito il suo periodo di gloria. Peccato, così presto….
Carolina si concede ai suoi “mosconi” anche dopo la partita poi li semina nel buio della notte, i dirigenti delle società presenti si lamentano dei calendari o tentano qualche “colpo di mercato” in extremis.
Il giorno dopo la partita viene trasmessa da Raisport Satellite, i telecronisti annunciano che il miglior colpo del mercato l’ ha fatto la Lazio acquistando la Panico….. eh già…..

Santa Monica-Misano Adriatico, 30 giugno 2000
TORRES FO.S. - MILAN 4-3 (3-2)
Torres: Forlucci, Deiana, Carrus, Ruiu, Masia, Conti (90' Salaris), Placchi, Tavalazzi, Carta (46' Glino), Pintus (3'rst Zonza), Parejo. A disp.: Spissu, Carboni. All.: Salvatore Arca.
Milan: Torini, De Vincenzo (68' Pellegrini), Zanni, Cortese, Murelli, La Capra (68' Greco), Tamagnini, Ceroni, Tagliacarne, Gazzoli, Novakova. A disp.: Calavita, Serra, Zambetta, Arcobello, Lombardi. All.: Antonio Curreri.
Arbitro: Roberta Rogato di Pescara; g.l.: Katia Senesi di Macerata, Marzia Mordoni di Prato; 4o uff.: Tiziana Capria di Vibo Valentia.
Reti: 24' Novakova, 38' Gazzoli, 44' Parejo, 45' Conti, 2'rpt Carrus, 61' Pintus, 81' Greco.

Albo d'oro
1997: Modena; 1998: Milan; 1999: Milan; 2000: Torres