SILVIA TAGLIACARNE

Silvia Tagliacarne fa il punto sul campionato…

di Gianpy e Roby4

Milano, 3 gennaio 2003
Silvia Tagliacarne, 27 anni, centrocampista del Foroni Verona, non ha bisogno di presentazioni. Chiunque mastichi un po’ di calcio femminile la conosce dai tempi del grande Milan, sino alle performance in Nazionale ed ora la può apprezzare nelle file della squadra veronese, vero punto di forza a centrocampo.
La stagione 2002/03 per lei inizia il 7 settembre a Orvieto, con la splendida doppietta realizzata nella finale di Supercoppa vinta proprio dalla squadra scaligera. Da quel momento il girone di andata di questo campionato di serie A diventa una “escalation” di prestazioni esaltanti per la milanese dagli occhi azzurri, vestendo nel migliore dei modi un ruolo nel quale si è dovuta calare per cause di forza maggiore (ricordiamo che Silvia nasce come attaccante).
E chi meglio di lei può esprimere un giudizio su questa prima parte di stagione?
La incontriamo a Milano, in occasione delle festività natalizie…
Silvia, manca ormai una partita alla fine del girone di andata del campionato di serie A e vorrei analizzare con te il cammino delle squadre, esaminando luci ed ombre di ciascuna di loro. Come ti è sembrato fino ad oggi il torneo?
Sostanzialmente più equilibrato rispetto a quelli degli ultimi anni. Precedentemente ci si trovava subito con una o due squadre a guidare la classifica sin dalle prime giornate e così per tutto il campionato, mentre quest’anno le squadre che contano sono a pochi punti l’una dall’altra ed il fatto che la capolista abbia solo tre punti rispetto alle dirette inseguitrici dimostra che tutto è aperto.
Guardando la classifica emerge una situazione che ormai si sta ripetendo da diversi anni : un gruppo di testa, composto dalle solite squadre (Foroni, Lazio, Torres, Fiammamonza, Bardolino) raggruppate, come hai appena detto, in una manciata di punti ed un altro a seguire a distanza abissale. Da che cosa pensi sia causato tutto ciò?
E’ l’annoso problema del calcio femminile…poche società con squadre che riescono ad avere nelle proprie file calciatrici importanti, pezzi pregiati che in campo fanno la differenza, vedi la mia squadra ad esempio e che così possono condurre agevolmente il campionato. Ma dietro a questo c’è anche un grosso lavoro di preparazione e di allenamento che ci porta ad avere delle performance fisiche superiori a quelle di altre squadre che magari si allenano due sole volte la settimana. Ce ne rendiamo conto sul campo quando le affrontiamo..
Questo divario, come hai accennato, può essere legato ad un discorso economico?
Credo di sì. Anche se siamo dilettanti ci sono delle società che hanno delle opportunità economiche superiori alle altre. Questo comporta la possibilità di avvalersi di tecnici più esperti, i migliori, di preparatori più competenti, di strutture più qualificate (di ingaggi più allettanti, nota di Gianpy) e per chi non se lo può permettere è costretto sempre a rincorrere.
L’istituzione della nuova serie A2 può essere d’aiuto ad avere un campionato di massima serie più competitivo?
Penso proprio di sì. Questa nuova serie deve fungere da preparazione alla sorella maggiore anche se comunque una volta in A lo scotto da pagare resterà sempre l’inesperienza che spesso gioca brutti scherzi a queste squadre.
Analizziamo ora, passo per passo, il cammino di ogni squadra a partire dalla tua, il Foroni Verona, la favorita al titolo italiano.Troppo facile fino ad oggi : qualche partita sofferta poi chiusa alla grande e le altre vinte con risultati tennistici. Ma c’è soddisfazione in tutto questo? Non senti la mancanza di scontri più impegnativi e qualificanti?
Sicuramente sì, sento questa mancanza. Le partite di cartello sono quelle più sentite, ovviamente, e quelle che ti danno più soddisfazione, sono più divertenti e più belle perché sono partite vere nelle quali devi dare il massimo sin dal primo secondo di gioco, se la vuoi spuntare…Ecco perchè negli incontri meno importanti o più facili sulla carta abbiamo all’inizio sofferto. Poi quando il calo fisico taglia le gambe alla formazione avversaria emerge la migliore preparazione e tecnica individuale della squadra più forte. La speranza è quella di avere compagini sempre più professionali…ne gioverebbe anche lo spettacolo.
Secondo te, quali sono i pregi ed i difetti della tua squadra?
Per ciò che riguarda i pregi direi che siamo veramente una buon gruppo compatto. Siamo forti in tutti i reparti, quest’anno più dello scorso e questo non può che renderci più resistenti agli attacchi più strenui di qualsiasi squadra. I difetti li riunirei tutti negli occasionali sbandamenti di testa che abbiamo, anche se l’unico, che poi ha avuto conseguenze negative, è stato quello con la Lazio, dove ancora oggi ci chiediamo che cosa sia successo in quella giornata a Roma…Speriamo di rifarci a febbraio.
Che cosa cambieresti ? (ammesso che ci sia qualcosa da cambiare)
Sinceramente non saprei…noi possiamo giocare, con l’organico che abbiamo, con qualsiasi modulo. Abbiamo ragazze forti in ogni reparto, anche in panchina. Comunque io lascerei tutto così : squadra che vince….!
Seguono a ruota Torres e Lazio. La prima ha fatto da protagonista in questa prima parte di campionato ritornando al vertice, la seconda, pur comprimaria, sembra aver perso lo smalto dello scorso anno. Che ne pensi?
Secondo me sono e restano due squadre forti. Lo dimostra la classifica. La Torres ha vinto quasi tutte le gare anche contro la Lazio. Ha perso contro di noi, ma non si spiega come abbia potuto perdere contro il Torino, una formazione che a noi non è sembrata così irresistibile, un peccato per loro. La Lazio ha avuto le sue sconfitte contro le sarde ed il Fiammamonza, una squadra di tutto rispetto. E poi quest’anno ci sono diverse giovani che si devono ambientare.
Però la cessione di Guarino al Foroni, nella Lazio in coppia con Panico, così bene affiatate, pensi che abbia inciso particolarmente sul rendimento della squadra biancoceleste?
Sì, un po’ sì…a parte le qualità e le doti indiscusse di Guarino, avevano un affiatamento ed un intesa molto forte, provata anche in Nazionale. In campo si trovavano sempre. Ora la sua sostituta, Lina Marsico che lo scorso anno ha fatto bene al Foroni, si sta ambientando molto velocemente e lo si è già visto. Comunque Patrizia Panico continua a segnare ed è a ridosso di Chiara Gazzoli nella classifica delle marcatrici. Alla fine i suoi gol li sta facendo…!
Il Fiammamonza è rimasta la stessa di sempre, forte ed agguerrita…
E’ vero. Quest’anno ci è andata meglio ma in quello scorso abbiamo dovuto faticare non poco per avere ragione e di misura su questa squadra. E per ben due volte! Come dici tu ha cambiato poco, è rimasta la stessa dura e difficile formazione per qualsiasi concorrente. Non sarà lì a lottare per lo scudetto ma è sempre temibilissima.
E il Bardolino? Che mi dici visto che la incontrerete tra pochi giorni? Le cessioni di questa estate si sono fatte sentire?
Sicuramente sì…Elisa Camporese, Moira Placchi e Fabiana Comin sono pedine importanti per ogni team. La formazione benacense ha comunque un buon gioco che non è cambiato ed il derby prossimo sarà una partita a sé, importantissima per noi ma anche per loro, che non ci staranno a perdere a casa nostra. Sarà dura!
Nella seconda parte della classifica c’è la squadra del Bergamo neo promossa in serie A. Tu l’hai affrontata insieme alle tue compagne del Foroni in una giornata particolare, sotto un diluvio incredibile con un campo ai limiti della praticabilità. Questo può falsare un po’ il tuo giudizio ma pensi di definirla una “squadra rivelazione”?
Mah… un po’ ce l’aspettavamo. In classifica è messa bene se pensi che viene dalla B. Quindi tanto di cappello! Avrebbe potuto avere più punti, ma, come dicevo prima, le neo promosse pagano un po’ l’inesperienza del primo anno anche se qualche atleta che militava nello scorso campionato il Bergamo ce l’ha. Anche sul piano atletico sono un po’ carenti e lo si è visto quando nel secondo tempo hanno ceduto il passo a noi. Vediamo se riusciranno a tenere il ritmo anche nella seconda metà dell’anno.
La delusione maggiore l’abbiamo avuta dalla tua ex squadra, il Milan che ha solo 11 punti e rischia a metà campionato di lottare per non retrocedere. Quali, secondo te, le cause?
Guarda, è una domanda alla quale non so risponderti perché ormai di questa formazione non conosco più nessuno. Forse qualche ragazza che giocava con me agli esordi ma nel corso degli anni è cambiata nella sua totalità. Purtroppo ti so dire ben poco di questo Milan. Ripensandoci è un vero peccato che sia a questi livelli. Ricordo che era una squadra da scudetto e si poteva continuare per molto, però per cause che non conosco piano piano siamo partite tutte quante…
Sì,va bè, se ne saranno andate anche le altre ma senza la coppia Gazzoli/Tagliacarne il Milan si è annullato…
Bè…non solo senza noi due…anche le altre avevano un ruolo importante. Comunque, senza peccare di presunzione, perdendo me e Chiara, ormai in feeling da cinque anni, il rendimento della squadra è calato indiscutibilmente.
E del Torino? Questa società, che molto si è ringiovanita in questo campionato, non pensi che meriti una particolare attenzione dopo la deludente stagione dello scorso anno. Credere nel settore giovanile può essere l’arma vincente per quelle società poco dotate economicamente?
Premesso che il Torino non mi ha particolarmente colpito fino ad oggi, a prescindere dalla vittoriosa prestazione contro la Torres, il vivaio giovanile è molto importante per ogni squadra. E’ da lì che si può attingere e con pazienza fare crescere le calciatrici del futuro.
So che è un po’ presto per fare pronostici ma visto che il Foroni questo campionato lo può solo perdere pensi che il rischio ci sia? E da parte di chi?
La componente rischio è sempre presente sino all’ultimo, anche da parte nostra. Sappiamo che sarà dura. Abbiamo un vantaggio di tre punti che dobbiamo assolutamente incrementare non perdendo nessun incontro. Sia gli scontri diretti che le partite cosiddette facili devono vederci vincitrici altrimenti il rischio di vedere materializzarsi un epilogo di campionato come quello scorso anno diventa sempre più reale.Da parte mia continuerò a fare bene come penso di avere fatto fino ad oggi.

L’augurio mio e di Roby4 è quello che il campionato continui a non farci mancare quelle emozioni che il calcio femminile, scevro da ogni contaminazione negativa, ci sta procurando.