MA PERCHE` IL CALCIO FEMMINILE NON DECOLLA?

LA RISPOSTA DI BRONTOLO!



E` la domanda che ricorre in continuazione ogni volta che parliamo delle donne che giocano a calcio. E` un autentico tormentone che riempie gli sporadici articoli dei giornali, le rare dissertazioni televisive, le inascoltate conversazioni radiofoniche. In effetti cio` che manca non e` la risposta a questa cruciale domanda ma il coraggio di essere consapevoli della verita` e di prendere atto che le cause del mancato decollo (dato sempre per imminente) non stanno all'esterno ma proprio all'interno di questa realta`. Esaminiamo una per una le componenti del mondo del calcio femminile e capiremo subito quali sono le difficolta` a cui quotidianamente va incontro la versione femminile dello sport piu` diffuso nel mondo.


 LE CALCIATRICI
Le calciatrici, diciamolo, sono la rovina del calcio femminile. Corrono soltanto prima della partita (perche` sono in ritardo perche` la sera prima hanno fatto tardi perche` sono andate a ballare) e dopo la partita (perche` hanno appuntamento con gli amici con cui passeranno tutta la notte a ballare) ma non durante. Una calciatrice si riconosce a colpo d'occhio anche se non indossa la tuta: capelli corti, occhiali da sole anche alle 9 di sera, giubbotto e jeans stretti d'inverno, maglietta e jeans stretti (gli stessi) d'estate. Lo sgarbo peggiore che puoi far loro e` metterle in panchina: non te lo perdoneranno MAI. Nessuna di quelle che giocano lo fa nel proprio ruolo naturale e ogni allenatore che trovano e` sempre peggiore di quello dell'anno prima. La frase che senti dir loro piu` spesso e` "devo ancora avere aprile e maggio."


GLI ALLENATORI
Gli allenatori, diciamolo, sono la rovina del calcio femminile. Tanto per cominciare di veramente bravi non se ne trova nessuno che lavori gratis. Per fare la formazione usano vari criteri che possono essere diversi da persona a persona: per esempio alcuni preferiscono farsela dare gia` scritta dai dirigenti, altri preferiscono scriversela da soli e finche` il presidente ha meno di 11 figlie problemi non ce ne sono, pero` se anche gli altri dirigenti hanno delle figlie le cose possono complicarsi. Quando c'e` qualche problema nello spogliatoio cominciano a dire che "queste cose nel maschile non esistono, lo so bene perche` ho allenato una squadra di pulcini nel '72...".


GLI ARBITRI
Gli arbitri, diciamolo, sono la rovina del calcio femminile. Quando c'e` la terna l'arbitro si riconosce subito perche` e` quello piu` giovane, bello e atletico, i guardialinee invece sono pelati e hanno la pancetta. In serie C non c'e` la terna ma l'arbitro si riconosce lo stesso perche` e` l'unico a cui danno del lei, seppure solo prima che inizi la partita. Non essendoci la terna in serie C vige la regola non scritta del "fuorigioco per acclamazione", una calciatrice, cioe`, si trova in fuorigioco soltanto quando in tribuna un gruppo di forsennati segnala la posizione irregolare urlando a squarciagola. Gli arbitri ritengono che le donne non conoscano il regolamento: per questo in una partita fischiano una ventina di cambi di rimessa con le mani e sorvolano sulla tacchettate in faccia dovute evidentemente alla scarsa esperienza. Gli arbitri sono molto pignoli: prima della chiama perdono un quarto d'ora a spiegare la ragione per cui non sono in grado di distinguere fra "signore" e "signorine" e smettono soltanto quando si rendono conto che le calciatrici non stanno assolutamente capendo il nocciolo della questione.


I PRESIDENTI
I presidenti delle societa`, diciamolo, sono la rovina del calcio femminile. Quando due presidenti si incontrano prima delle partita sono d'accordo su tutto: sui punti che hanno perso per colpa degli arbitri, sulle calciatrici che pretendono troppo, sui dirigenti federali che non capiscono niente, sulla nazionale che e` tutta una mafia, sul mondo dello sport che e` tutto un "mangia mangia", sul calcio maschile in cui girano troppi soldi, sugli enti locali che non ti aiutano, sui giornali che non scrivono nulla etc...etc.... Poi il presidente ospite comincia a notare gli striscioni pubblicitari a bordo campo, e dopo un attimo di silenzio, afferma con sicurezza che da lui ce ne sono di piu`. A questo punto il presidente ospitante comincia a parlare della seconda squadra e dell' under 15 e delle maglie nuove che stanno per arrivare. Il presidente ospite dice subito che a lui le maglie nuove sono gia` arrivate, ma che sono troppo leggere per il freddo che c'e` li`. Dopo la partita i due presidenti si evitano oppure si accapigliano.


 LE DONNE-ARBITRO
Le donne-arbitro, diciamolo, sono la rovina del calcio femminile. Se c'e` la terna si capisce subito qual e` la donna-arbitro perche` e` giovane, bella e atletica, i guardialinee invece sono gli stessi cessi di prima. Quando arriva la donna-arbitro i dirigenti della squadra ospitante sono tutti elettrizzati come studentelli di terza media quando arriva la supplente giovane. Dopo la partita si crea anche uno strano paradosso: ci sono due stanze piene di donne nude ma i maschi dei dintorni vanno a sbavare davanti allo spogliatoio dell' arbitro, dove, in fin dei conti, di donne nude ce n'e` soltanto una. I guardialinee odiano le donne-arbitro perche` mentre lei fa la doccia, loro stanno fuori tutti sudati e quasi sempre si prendono un malanno. E quando sono a letto con la febbre a 40 devono anche sopportare le battutine acide della moglie.


I DIRIGENTI ACCOMPAGNATORI
I dirigenti accompagnatori, diciamolo, sono la rovina del calcio femminile. Circa mezz'ora prima del fischio d'inizio decidono che e` giunta l'ora di guardare sul comunicato l'indirizzo del campo di gioco. Dopo aver scoperto di aver dimenticato a casa il comunicato ordinano all' autista del pulmann di fermarsi e bloccano un passante per chiedergli la strada. Quasi sempre le cose vanno bene, sopratutto se il paese e` quello giusto.
La specialita` principale dei dirigenti accompagnatori e` quella di scrivere le note: e` un lavoro che deve essere fatto in coppia, uno legge i dati dei documenti, l'altro li scrive nella riga sbagliata. C'e` anche chi usa dei moduli prestampati: in questo modo con qualche semplice correzione a penna le note sono belle e pronte e l'arbitro non e` assolutamente in grado di capire chi gioca, chi sta in panchina e chi e` rimasta a casa.
Dopo la partita il dirigente accompagnatore va dall' arbitro a ritirare le note e quello e` per lui il momento piu` bello della giornata: infatti ha l'invidiato privilegio di esprimere al direttore di gara le proprie perplessita` su alcune decisioni arbitrali. Nei termini burocratici dei comunicati ufficiali questa simpatica tradizione viene riduttivamente definita "profferire frasi minacciose".


 I DIRIGENTI FEDERALI
I dirigenti federali, diciamolo, sono la rovina del calcio femminile. Per gran parte dell' anno non si vedono, alcuni esperti del settore arrivano persino a dubitare della loro esistenza ma poi, per un evento importante come la finale di un torneo giovanile o una partita della nazionale, inaspettatamente si manifestano. In quelle occasioni si riconoscono bene perche` fra quelli che camminano nel campo fangoso sono gli unici che sono vestiti come invitati ad un matrimonio.Il loro compito e` ben definito, il problema e` che nessuno sa come. La loro attivita` preferita e` andara in televisione, ma non lo fanno spesso. Coloro che riescono ad arrivare in TV, qualsiasi TV, si dividono in due categorie: gli ottimisti ("..il calcio femminile sta crescendo...") e i pessimisti ("...si parla troppo poco del calcio femminile...").


I GIORNALISTI
I giornalisti, diciamolo, sono la rovina del calcio femminile. La stragrande maggioranza dei giornalisti non sa neanche che il calcio femminile esiste...e questi sono quelli che fanno meno danni. Una minoranza pero` ne viene purtroppo a conoscenza e allora e` la fine: ti telefonano alle 8 del mattino, ti assillano in continuazione con domande tipo "..ma chi sarebbe questa Caterina Mordace ?.....", ti chiedono fotocopie di calendari che perderanno un quarto d'ora dopo essersele messe in tasca, e dopo averti tormentato per giorni non pubblicano niente perche` sul giornale non c'era abbastanza spazio. Alcuni diventano anche addetti stampa per le societa`: questo li costringe a venire a vedere anche una mezz'ora di partita una volta ogni tanto, ma smettono presto, una volta resisi conto che gli sponsor sono gia` stati spremuti al massimo. La cosa piu` incredibile e` quando telefonano per sapere i risultati: sono talmente abituati ad inventarsi le notizie che si inventano anche i numeri di cellulare a cui telefonare. Questo spiega perche` spesso i risultati sui giornali sono sbagliati, ma non spiega il motivo per cui gente che non ha nulla a che fare col calcio dia dei risultati quando risponde al telefono.


I TIFOSI
I tifosi, diciamolo, sono la rovina del calcio femminile. Si dividono in due categorie: i tifosi organizzati (se organizzato puo` essere definito un gruppo di beceri urlanti che si divertono a tirare fumogeni) e moderati (quelli che vengono SOLO per vedere la partita ma in realta` si divertono come matti a tormentare in ogni modo il malcapitato guardialinee che sta dalla parte della tribuna). Si fanno vedere solo se la squadra ha delle ambizioni, si dichiarano appassionati da SEMPRE di calcio femminile ma dopo il primo 0-0 la passione si affievolisce. Infatti dopo un inizio di stagione cosi` cosi` i tifosi scoprono che il fine settimana si puo` passare in modo assai piu` divertente, come per esempio andando alle corse dei cavalli o a pranzo dai suoceri.


GLI SPONSOR
Gli sponsor, diciamolo, sono la rovina del calcio femminile. L' unico motivo per cui un ricco imprenditore decide di sponsorizzare una squadra e` poter "scaricare". Infatti sponsor in inglese significa "scaricatore". Lo sponsor viene raramente alla partita ma quando viene e` uno spettacolo: i dirigenti preparano una guida rossa dall'ingresso fino alla tribuna d'onore (che in genere non c'e` ma fanno finta che ci sia). Mentre i dirigenti si cingono intorno allo sponsor come arcigne guardie del corpo, le dirigenti cospargono il cammino dello sponsor di petali profumati. Finalmente arriva il presidente con la moglie, la coppia si prostra allo sponsor e gli offre dei doni. A questo punto il coro dei bigliettai inizia il canto di benvenuto allo sponsor, mentre i giornalisti in piedi applaudano e acclamano gridando gioiosamente frasi come "sia lodato lo sponsor !..che tua sia l'inserzione, o sponsor !..". Un tipo di sponsor da considerare minore e` lo sponsor tecnico, cioe` quello che ti fornisce le maglie da estate d'inverno e quelle da inverno mai. Lo sponsor tecnico non riscuote lo stesso successo dello sponsor principale.


I GENITORI
I genitori, diciamolo, sono la rovina del calcio femminile. Alcuni sono assolutamente contrari al fatto che la figlia giochi a pallone....e sono quelli che fanno meno danni. Altri diventano a loro volta allenatori*, presidenti*, dirigenti accompagnatori* e, quando sono gia` stati occupati tutti questi posti, giornalisti* (l'asterisco, come nei dizionari enciclopedici, indica che la voce richiamata e` trattata a parte). Ma il vero e proprio disastro e` quello compiuto dai genitori che stanno sugli spalti a vedere la partita. Tanto per cominciare non stanno mai zitti, all' inizio e` il padre quello che parla di piu`: contesta l'arbitro, contesta il gioco duro delle avversarie, battibecca con un padre dell'altra squadra, poi finalmente guarda anche un pezzo di partita ma solo dopo il primo richiamo della moglie. Il guaio e` che quando lui sta zitto comincia lei. Le madri sono piu` propense all'autocritica e percio` accusano l'allenatore di non far giocare la figlia nel ruolo giusto, criticano la mezzapunta della propria squadra perche` non passa mai la palla (alla figlia, ovviamente) e alla fine (in genere verso il 20' della ripresa) succede che le madri si accapigliano con le altre madri della loro stessa squadra mentre i padri sono finalmente liberi di azzuffarsi con i padri della squadra avversaria.


 LE GIOVANI CALCIATRICI
Le giovani calciatrici, diciamolo, sono la rovina del calcio femminile. Infatti, essendo giovani, devono essere sempre accompagnate dai genitori*.


 IL CT DELLA NAZIONALE
Il CT della nazionale, diciamolo, e` la rovina del calcio femminile. E` sempre lo stesso fin dagli anni '30. Ultimamente si e` sparsa la voce che sia cambiato ma non dovete crederci: in realta` e` lo stesso di prima che ha fatto la plastica facciale.


 I CUSTODI DEI CAMPI DI GIOCO
I custodi dei campi di gioco, diciamolo, sono la rovina del calcio femminile. Per loro, sul LORO campo non si dovrebbe MAI giocare. Per non sciupare il prato, ovviamente. Questo atteggiamento, criticabile, e` comunque comprensibile quando il prato c'e`; lascia perplessi quando sul campo di gioco non c'e` un filo d'erba neanche a pagarlo. Altra cosa assolutamente vietata e` lavarsi le scarpe nei lavandini: in alcuni campi, progettati con spirito antiproibizionista, si possono trovare dele apposite attrezzature per poter lavare le scarpe. Nei campi sprovvisti di tale tecnologia i custodi devono arrangiarsi un po' come possono: alcuni mettono dei giganteschi cartelli con la scritta "E` assolutamente severamente insindacabilmente proibito lavare le scarpe nei lavandini", altri vanno direttamente al cuore del problema e chiudono l'acqua.


LE CALCIATRICI-ALLENATRICI
Le calciatrici-allenatrici, diciamolo, sono la rovina del calcio femminile. Per loro l'impostazione tattica della partita non e` rivolta a vincere ma a trovare una zona del campo in cui si debba correre poco. L' unica disposizione tattica che una calciatrice-allenatrice riesce a dare durante la partita e` un confuso farfugliamento tipo:" puff...puff...sostituitemi...puff...puff..che non ce la...puff puff...".


 I BIGLIETTAI
I bigliettai, diciamolo, sono la rovina del calcio femminile. Tanto per cominciare non hanno mai il resto e se gli mostri una banconota da 100.000 ti guardano come se li avessi insultati. Se arrivi che la partita e` gia` cominciata devi bussare quattro o cinque volte alla buca per farti fare il biglietto, perche` loro se ne stanno comodi comodi a guardarsi la partita; una volta fatto il biglietto ti viene naturale rompere il ghiaccio con qualche domanda tipo "..e` cominciata da tanto ?...quanto stanno ?". Loro non sanno MAI darti una risposta ! ma allora che cosa stavano guardando ?


GLI AUTISTI DEI PULMANN
Gli autisti dei pulmann, diciamolo, sono la rovina del calcio femminile. Durante il viaggio di andata non fanno altro che chiederti come sei in classifica, intimarti di non lasciare briciole (pena il ritorno a piedi) e indicarti il posto dove si e` seduto Batistuta. Il loro atteggiamento inizialmente amichevole, comincia a cambiare quando si rendono conto che il dirigente-accompagnatore non ha proprio la benche` minima idea di dove si trovi il campo di gioco. Durante la partita si chiudono nel pulmann per un sonnellino e addormentandosi borbottano "...mai piu` squadre femminili....". I piu` vendicativi e sadici durante il viaggio di ritorno con aria da amiconi gridano alla comitiva intera: "..ce l'ho io un bel filmettino....", poi con mossa repentina, infilano nel lettore VHS la cassetta del "Silenzio degli Innocenti".


I VOLONTARI DELL' AUTOAMBULANZA
I volontari dell'autoambulanza, diciamolo, sono la rovina del calcio femminile. Si riconoscono bene perche` sono vestiti di arancione e parlano di sofferenza. A volte e` possibile confonderli con gli Hare Krishna. In genere non danno problemi a meno che non abbiano una di quelle barelle smontabili (ma sicuramente non rimontabili). Durante la partita si annoiano a morte finche` finalmente non succede qualche incidente: allora si` che si divertono !


I DIPENDENTI DEGLI AUTOGRILL
I dipendenti degli autogrill, diciamolo, sono la rovina del calcio femminile. Quando vedono arrivare tutte queste ragazzotte in tuta fanno il gesto istintivo di nascondersi dietro il bancone. I piu` estroversi cercano di rassicurare gli altri avventori: "...non vi preoccupate signori, in genere vanno via abbastanza presto...". I piu` previdenti chiudono a chiave il gabinetto delle donne non appena si rendono conto della situazione, ma raramente riescono ad evitare l'ingorgo.


GLI SPEAKERS DEL CAMPO DI GIOCO
Gli speakers del campo di gioco, diciamolo, sono la rovina del calcio femminile. Gia` due ore prima del fischio d'inizio ti assordano irradiando con la fonica i successi del momento tipo le canzoni della "Febbre del sabato sera". Poi cominciano con i messaggi pubblicitari, che poi sono solo due o tre ma riletti una decina di volte ciascuno. Quando ormai hai imparato a memoria l' indirizzo e il numero di telefono della carrozzeria che gestisce il babbo del terzino sinistro e conosci ormai alla perfezione Staying Alive dei Bee Gees nota dopo nota, arriva il momento piu` emozionante: la lettura delle formazioni. La musica si interrompe bruscamente, c'e` un attimo di silenzio (e di sollievo sugli spalti), poi lo speaker comincia: "....prrrrrrrrrrr... kiok..... tststs... campionato di calcio femminile serie...trrrrrrrrrrrrr......stagione sport...ssssssss..........". In teoria la prima formazione ad essere letta e` quella della squadra ospite, in realta` viene sempre letta una formazione di una squadra sconosciuta, con cognomi mai sentiti prima, ma con un suono che appare vagamente familiare.


CAROLINA
Carolina, diciamolo, e` la rovina del calcio femminile. Ancora adesso si ostina ad andare in TV vestita da donna invece che con la tenuta da gioco. Non sarebbe meglio se facesse un po' di promozione mettendosi la maglia della nazionale ? Come se non bastasse quando le chiedono cosa ne pensa di Ronaldo, lei anziche` fare un po' di pubblicita` al calcio femminile, risponde parlando di Ronaldo e dell' Inter. Ma la sua responsabilita` maggiore e` quella di esprimersi sempre in modo sensato, non sbagliando mai ne` una pronuncia, ne` un verbo: cosi` facendo non e` mai apparsa una volta che fosse una a Mai Dire Gol: ecco qual e` il motivo principale per cui il calcio femminile non decolla.


 LE CARTE FEDERALI
Le carte federali, diciamolo, sono la rovina del calcio femminile. Le carte federali vengono tramandate per tradizione orale perche` nessuno le ha mai viste per iscritto. A dir la verita` ogni tanto saltano fuori dal nulla delle sbiadite fotocopie ma solo selezionati adepti sono in grado di interpretarle e dar loro un significato (un po' come quando appare la Madonna e la vedono solo in tre). I dirigenti federali passano tutto i santi giorni a cercare di interpretare le carte federali, e` per questo che non vengono mai alle partite.


LA RAI
La RAI, diciamolo, e` la rovina del calcio femminile. Quando trasmettono una partita della nazionale fanno sempre vedere l' ultima mezz'ora, ossia la fase della partita in cui sono tutte stanche e il gioco e` continuamente interrotto dalle sostituzioni. Come se questo non bastasse il telecronista afferma in continuazione che malgrado quello che si vede in quel momento la partita nel primo tempo e` stata bellissima. Tutto questo sarebbe ancora sopportabile, la vera mazzata e` quando arriva l'ospite in cabina che ringraziando chiunque ci dice che "..il calcio femminile sta crescendo..." e che "...si parla troppo poco del calcio femminile...".


LE TV LOCALI
Le TV locali, diciamolo, sono la rovina del calcio femminile. In genere le TV locali si occupano di calcio femminile o perche` qualcuno ha promesso loro dei soldi o perche` ritengono di riuscire a farsi promettere dei soldi da qualcuno. Una trasmissione-tipo sul calcio femminile si svolge in studio, con uno o piu` conduttori e con degli ospiti. L'impatto visivo non e` dei migliori perche` su una TV locale anche Claudia Schiffer sembrerebbe uno zombi, e fatte le debite proporzioni.... La conversazione si svolge sui temi classici: "...il calcio femminile sta crescendo....si parla troppo poco del calcio femminile....". Le trasmissioni piu` all'avanguardia fanno vedere anche spezzoni di partita dato che il ragazzo dell' ala destra ha avuto una telecamera per Natale e da allora riprende qualunque cosa.


QUELLI CHE FANNO IL SITO SU INTERNET
Quelli che fanno il sito su internet, diciamolo, sono la rovina del calcio femminile. Hanno cominciato questa estate e` gia` stanno sulle scatole a tutti. Sono convinti di essere visti in tutto il mondo ma non riescono a far vedere il loro cosiddetto sito neanche a babbo e mamma. Quando qualcuno scrive loro (in genere per prenderli in giro) urlano e strepitano come se avessero fatto un gol al 4' di recupero. Poi quando si decidono a rispondere (rispondere subito potrebbe far pensare che non hanno niente da fare) con aria compita scrivono: "...scusa se ti rispondo in ritardo ma sai, con tutti questi messaggi che riceviamo....".  Il loro scopo e` misterioso: di arricchirsi non hanno nessuna speranza, del calcio femminile in realta` non gliene potrebbe fregare di meno: probabilmente non hanno proprio nient'altro da fare; noi possiamo solo sperare che gli passi presto.

Questa volta ce n'e` per tutti! E allora rispondete a Brontolo, ditegli la vostra ...