Da CalcioAtlete dell' aprile 1989 - Prima pagina
MA POI CHE DOVREBBE IMPORTARCI
DEGLI EUROPEI DEL PADRONE ?
"Conosco un cow boy
laggiù nel Far West,
cavalca da solo
dall' Ovest all' Est..."
atmosfera da frontiera pionieristica sabato 11 marzo, nel sentire i
resoconti della riunione del giorno prima a Roma tra i dirigenti delle
società di A e B con il dr. Giulivi, Presidente della LND. Poche,
le Società rappresentate (18 su 47, neanche la metà) ma era
logico, data l' improvvisa convocazione del martedì. Come mai ?
Ricapitoliamo.
Il Vice presidente FIGC, sig. Ricchieri, di fronte ad una novità
come il calcio al femminile aveva raccolto, nei tre anni di commissariamento,
decine di relazioni, nominato uno Consulta che rispecchiasse, pur essendo
il più possibile ristretta nel numero, i diversi modi di vedere
il calcio femminile. Il lavoro era stato più che altro propositivo,
dato che, lo si era capito, solo un Consiglio Direttivo poteva prendere
decisioni di una certa rilevanza. Una cosa era però, a tutti, apparsa
evidentissima (e anche un profano lo capirebbe): la profonda diversità
dal maschile, la necessità di creare strutture e Regolamenti ad
hoc, per il femminile.
Invece
i resoconti suonavano così: Consulta ? Via, farne un' altra ! Passato
seriosamente impegnato ? Chi se ne importa ? Contributi ? Ecco qua ! Vincolo
? Subito ! Via l' AIGC che informa, le calciatrici debbono essere ignoranti
e abbindolate, bastano i piedi ! Atmosfera di demagogia, credendo alle
relazioni, e demagogia senza conoscenza della realtà delle cose.
Ancora, dai discorsi emergevano strane discordanze con dati di fatto
e contatti, anche scritti, dell' AIGC. Eppoi, nessun cenno al miglioramento
del settore, come se tre palanche e una catena risolvessero tutto.
Cavalca cow-boy... Ma questa è l' era dell' informatica, dei
dati certi, in Europa il calcio femminile è in pena espansione,
persino Bild Zeitung, una delle più importanti riviste tedesche,
se ne occupa, e noi torniamo agli anni '70, quando metà delle associate
smettevano di giocare a causa di un vincolo che le avrebbe fatte rimanere
con una Società che non volevano ?
AIGC via ? Da dove ? Dalla collaborazione con il Comitato Calcio Femminile
? Grazie, ma ci si accomoda di per sé, se le cose stanno così,
mica ci vogliamo stare se non c'è serietà.
Noi vogliamo lo sviluppo IN GRANDE del calcio femminile, il suo miglioramento,
non ci basta la sopravvivenza di una Società che gioca quattro partite
nel sottoscala, non vogliamo che ogni anno mille smettano di giocare, né
ci interessa perderci in un anonimato da dove, forse, tra cinquant'anni,
ritorneremo ai livelli dell' 85.
Sia chiaro comunque: l' AIGC finirà solo se le calciatrici associate
lo decideranno in una loro Assemblea, se lo vorranno. E perché lo
dovremmo volere ? Perché a qualcuno del sud o del nord non va che
le sue calciatrici possano controllare se quel che dice è vero ?
Cow boy, cow boy, ma a che livello sei ? Fermiamoci qui. Le riunioni a
volte sono un po' strane, forse si dice, ma non si intendeva esattamente,
le sfumature di un discorso sono tante, chissà chi ha poi esattamente
detto o chiesto...
Lunedì il telefono squilla più volte: "Che facciamo?"
"Non giochiamo ?" "Lavoriamo i risultati ?" Calma ragazze. Fateci riunire
il Direttivo, fateci verificare tutto...
Mercoledì a Reggio, con il Dr. Giulivi poche parole per dire
l' inesattezza dei riferimenti, per programmare un incontro al più
presto. "Certo che il Regolamento della LND..." Discuteremo.
Quel regolamento che ci assegna l' ultima posizione, dopo tutti gli
altri. Ultimi tra gli ultimi.
Però abbiamo la serie A che costa centinaia di milioni. E che
si farà se si dovrà andare a giocare nei campetti... quale
pubblicizzazione ?
Quali sponsor senza un valido lavoro di sostegno ? E senza A che fa
la Nazionale ? Tempo al massimo cinque anni e addio !
Che figura grande FIGC dei miracoli e dei Mondiali '90 allora !
Aver preso un settore femminile e una Nazionale tra le prime al Mondo per
distruggere tutto !
Che figura con quell' Europa che sta facendo ben altro per il femminile
!
Un impatto un po' brusco sembrerebbe, questo con la Lega Dilettanti.
Ma forse, e lo speriamo, è solo il primo impatto. Attendiamo buone
nuove.
A.Cavarzan