Da CalcioAtlete del gennaio 1989 - Prima pagina


UN MOMENTO DECISIVO

        È un periodo di apparente stasi questo: tutti aspettano le elezioni, dopo, si promette, tutto sarà sistemato. Tutto? E un
vocabolo che comprende troppo per poter essere credibile e, tuttavia, speriamo bene,
        La questione elezioni, non lo si dimentichi, ed è la posizione confermata dal Consiglio Direttivo a gcnnaio, tocca l’AIGC solo indirettamente: a chiunque sarà eletto l’Associzione delle calciatrici farà presente, come sempre ha fatto, i problemi concreti, quelli che vengono portati dalle associate per mezzo delle loro rappresentanti o di esse stesse. C’è bisogno di costruire e farlo insieme è molto più produttivo che non perdere del tempo a fare piccole o grandi guerricciole interne, Dunque, vediamo cosa auspicare possa esserci in questa nuova struttura.
Dal punto di vista operativo si agisca in modo corretto e rispettando rigidamente, per tutti, i regolamenti, d’accordo, ma soprattutto lavorando e attendere mesi per risolvere un problema, nel frattempo promettendo.. promettendo....
Betty Vignotto quando indossava la maglia del Pordenone. Più di cento presenze in Nazionale, con più di cento gol, oltre 100 le marcature realizzate in Campionati, Betty è ora con la sua attuale squadra, la Reggiana, in lotta per  la conquista dello scudetto 1989.
        Inoltre, lavoro intenso, dialogo costruttivo e frenetico tra tutte le componenti: dirigenti, tecnici, calciatrici, permetterebbero una spinta notevole verso l’affermazione della nostra disciplina. Il tutto sarebbe però fallimentare se non si creasse un’organizzazione interna capace. È inutile nasconderselo: oggi non si improvvisa più, ancora meno quando si trattadi compattare insieme quasi 10000 persone, tenerle unite, soddisfare le loro giuste aspirazioni a poter fare attività serenamente, con le tutele necessarie e con soddisfazione, E quindi ci chiediamo: dirigenti-tecnici? E chiaro: competenze specifiche manageriali, di gestione ad un livello non mediocre, possono essere in chi già ha competenze di questo tipo. Non vogliamo pensare a persone particolari o «tirare la volata» a qualcuno. Abbiamo già detto che non ci riguarda. Certamente però vogliamo far nascere nei dirigenti già sin d’ora il dibattito sui candidati, dato che tutto il Consiglio Direttivo dovrà nascere ex novo.
        Allora, dicevamo, competenze di gestione, onde, insistiamo, non ci si perda nel gioco vanesio del «pour parler» a sproposito, e si rimanga fermi al palo. Correttezza, professionalità, capacità di dialogo, in sintesi, mentalità moderna, aggiungiamo. Non nascondiamoci che ci sono oramai, dopo il lavoro comune di tante forze, i segni premonitori di un forte sviluppo dello sport al femminile, perdere ora del tempo significherebbe ritrovarsi buoni ultimi nelle posizioni che si assumeranno
nello sport nazionale nel definitivo assestamento.
        Auspici di chiaro buon senso, quelli che ho esposto sopra, e altro non si può dire, dato che, sinora, nessun programma è state ufficialmente presentato da candidati.
Vorremmo però agli elettori suggerire di seguire la sola valutazione delle capacità tecniche, di non lasciarsi portare da immaginabili simpatie o amicizie, onde non doversi lamentare poi sottovoce, di se stessi. Da parte nostra, in ogni caso, ci sarà sempre il lavoro. Senza nulla chiedere in cambio; ci basterà la coscienza di aver contribuito a migliorare l’attività e di aver tutelato le calciatrici associate. Come prescrive lo Statuto della loro Associazione.


 L’INCONTRO CON IL MINISTRO CARRARO

La presidente Cavarzan e la vice presidente Quarti hanno incontrato il 6 febbraio il Ministro del turismo e spettacolo (sotto la cui competenza ricade lo sport nazionale). Ad esso è stata fatta presente la necessità di una maggiore e migliore considerazione dello sport femminile nel suo complesso e sono stati presi accordi in sintonia con le linee programmatiche del Consiglio Direttivo AIGC.


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