LE NOTIZIE DALLA LOMBARDIA



Campionati regionali (calendari, risultati, classifiche, commenti): serie C - serie D girone A - serie D girone B - serie D girone C - Primavera - calcio a 5


Da Brescia Oggi Giovedì 29 Settembre 2005

BRENO. Da domani via agli incontri di calcio

I Campionati Csi con 155 formazioni

 Con gli incontri in programma domani sera prende il via la stagione calcistica 2005/2006 del Csi di Valle Camonica. A Breno, nell’incontro con tutte le società sportive iscritte ai tornei, i responsabili del Csi camuno hanno illustrato le novità introdotte nel regolamento, le formule dei campionati e i calendari dei tornei. Il calcio Csi in Valle è di gran lunga lo sport più diffuso; nonostante un lieve calo rispetto allo scorso anno sono 155 le formazioni iscritte ai 5 campionati che scendono in campo questa settimana. Circa 2.000 calciatori ai quali si aggiungeranno, tra 15 giorni, gli atleti delle categorie esordienti, ragazzi e la categoria unica femminile.
Il grosso degli iscritti è concentrato nella categoria Open, che da questa stagione riserva una novità di rilievo; il campionato a 7 giocatori, con 48 formazioni iscritte, ha ormai raggiunto, nei numeri, la tradizionale formula del torneo a 6 giocatori che da sempre caratterizza la proposta calcistica del Csi Camuno. Le 48 formazioni del torneo Open a 7 sono state divise in 6 gironi con incontri, nella prima fase di qualificazione, di andata e ritorno. La vincente di questo campionato accede alla fase regionale ed eventualmente alle finali nazionali Csi. Il calcio a 6 si riduce a 54 formazioni suddivise in 4 gironi che, nella prima fase, prevedono incontri di sola andata.
Le categorie allievi, con 20 squadre suddivise in 2 gironi, e junior, 13 formazioni che compongono un girone unico, partecipano al campionato nazionale con le prime due squadre della classifica fair-play e con le due compagini che si fregeranno del titolo zonale. Non rientra invece nell’attività nazionale la categoria top-junior che nell’attività a 7 giocatori del Csi non raggiunge il numero minimo.
gi.gan.

Da Brescia Oggi Martedì 27 Settembre 2005

Oggi in Israele la nazionale Under 19 femminile debutta contro l’Armenia nell’Europeo: in campo tre promesse bresciane

Tre «stelline» per l’Italia-rosa

Bonometti, Neboli e Ramera: «Un sogno: daremo il massimo»

Le tre azzurre sono di Berlingo Villanuova e Calcinatello «Vogliamo arrivare in fondo: ce la faremo»

 L’Italia «rosa» parla bresciano in Europa. Tre ragazze bresciane, convocate nella Nazionale Under 19, stanno partecipando in Israele alle qualificazioni per i campionati europei di categoria, che si svolgeranno nel 2006 (dal 25 al 29 aprile la seconda fase, poi le finali in Svizzera). Sono Laura Neboli di Villanuova, Cristina Bonometti di Calcinatello e Najla Ramera di Berlingo. Stamattina alle 11.30 locali (le 10.30 italiane) debutteranno con l’Armenia. Giovedì, sempre al mattino, affronteranno con l’Austria. Sabato 1 ottobre, alle 18.30, chiusura con Israele.
«Siamo felici dell’opportunità che ci è stata offerta - dicono le calciatrici bresciane -. Daremo il massimo per ottenere buoni risultati e superare il turno. Qui la temperatura è di 30 gradi, e l’ambiente tranquillo». Un messaggio per le famiglie, preoccupate dai rumori di una guerriglia che non finisce mai. Alloggiata nelle vicinanze di Tel Aviv, la Nazionale, guidata da Corrado Corradini, Enrico Sbardella (figlio dell’ex arbitro internazionale) e Giorgia Brenzan, sotto la supervisione del commissario tecnico Pietro Ghedin, giocherà al Kfar Saba Stadium, in una zona lontana dalle tensioni.
Najla Ramera, centrocampista, classe ’87, è cresciuta nel Franciacorta. Ha cominciato a mettersi in evidenza nel Trofeo delle Regioni 2003, a Fiuggi, insieme al salodiano Stefano Franchi, titolari (entrambi) nelle squadre della Lombardia. Quindi il trasferimento all’Atalanta, con cui ha conquistato lo scorso mese di maggio la promozione dalla A2 alla massima serie, riuscendo a cancellare le gesta della più blasonata Acf Bergamo, ruzzolata all’inferno dopo un paio di anni sotto i riflettori. Tra le compagne di Ramera, un’altra bresciana: Elisa Zizioli. Allenatore: Michele Zonca. Dopo lo spareggio a Barberino del Mugello, vinto a spese di Monti del Matese, in luglio le nerazzurre hanno partecipato alla coppa Uefa femminile, la Italy Women’s Cup, sul lago di Garda.
Ora Najla è ripartita con grandi ambizioni. All’inizio del mese, in Coppa Italia, ha contribuito a battere il Brescia sul terreno di Erbusco (3-1), segnando un fantastico gol in rovesciata. Convocata nella Nazionale maggiore sabato a Monza ha assistito al brillante successo sull’Ucraina. Domenica si è aggregata alle compagne della Under 19, volando a Tel Aviv.
La Neboli, difensore arcigno, alla Cannavaro, è dell’88. Uno dei suoi due fratelli, Luca, gioca nel Valchiese, in Terza. Lei ha iniziato a sette anni, nella scuola calcio della Villanovese, indossando poi la maglia degli Esordienti del Gavardo. Si è quindi accasata a Bardolino, sulla sponda veronese del Garda. Nel 2002-2003 le soddisfazioni con la Under, e la chiamata nella compagine regionale giovanile del Veneto. Nel campionato seguente, titolare della Primavera (e papà Mario, operatore finanziario, viceallenatore), ha cominciato ad affacciarsi in prima squadra, collezionando 14 presenze. Nell’ultima stagione Laura, che frequenta il corso Erica dell’Istituto tecnico Battisti di Salò, si è alternata tra la Primavera (guidata dal papà) e la compagine maggiore, con la quale ha disputato 15 gare, conquistando lo scudetto. Davvero una grande soddisfazione. Senza dimenticare che è andata vicino all’en plein, giungendo seconda con la Primavera.
Dopo la convocazione nella Nazionale Under 17, per alcuni stage a Coverciano (Firenze) e alla Borghesiana (Roma), ha conservato la maglietta con la scritta: «L’azzurro, un sogno quasi realizzato». In agosto, col Bardolino, è stata in Croazia per i preliminari di Champions League. Non ha perso nessuno dei tre incontri giocati, ma è stata eliminata da una formazione austriaca a causa della peggiore differenza reti. Poi si è aggiudicata la supercoppa, contro la Torres di Sassari. Adesso il passaggio alla Reggiana, dove avrà la possibilità di giocare da titolare, e il balzo nella Nazionale Under 19. Ha bruciato le tappe e sogna ad occhi aperti: la partecipazione ai Mondiali di categoria è a portata di mano.
La Bonometti, classe ’89, è la più giovane del terzetto. Occupa il ruolo di centrocampista. Ha iniziato con i maschi, a Bedizzole. Poi il trasferimento all’Olimpia di Paitone e, successivamente, al Bardolino, dove rimarrà anche nel prossimo campionato, che inizierà fra una decina di giorni. Intanto proverà a brillare in Europa con Laura e Najla.se.za.


Da La Provincia di Como del 27.09.05 C femminile

Attacco bum-bum: Pontese sogna

PONTE - (ls, mr) Un avvio di campionato così positivo forse nessuno in casa della Pontese se lo sarebbe mai aspettato. I risultati ottenuto nelle prime due giornate della serie C femminile sembrano dare continuità a quanto di buono è stato ottenuto dalle ragazze nella passata stagione. L'autorità con cui hanno battuto prima Real Amatese e poi Franciacorta fa ben sperare per il futuro e rappresenta un punto di forza per il presente. Dopo due partite la squadra allenata da Giovanni Moiso si gode il primato in classifica con Asi Monza e Giorgella e soprattutto i numeri che con 6 gol all'attivo raccontano del miglior attacco del girone e con uno soltanto al passivo rappresentano la miglior difesa. Una situazione che potrà magari non durare in eterno, ma che per il momento è da vivere pienamente. Le prime due giornate hanno fugato anche i dubbi legati all'assenza per infortunio di Dell'Andrino. Non poter contare su un'attaccante del suo livello rappresenta sempre un grosso handicap per il tecnico che può però consolarsi con il contributo sotto porta offerto dalle altre ragazze. Ferrari e Biondi sono già andate in rete due volte ciascuna e domenica contro il Franciacorta si sono sbloccate anche Duca e Battaglia. I motivi per sorridere dunque a Moiso non mancano ed in prospettiva la sfida con l'Erbese in programma nel prossimo turno in Albosaggia potrebbe migliorare ulteriormente la situazione rafforzando il primato in classifica anche grazie allo scontro diretto che metterà una di fronte all'altra Asi Monza e Giorgella.

Da Varese News del 24.09.05

Tradate - Progetto Sport e solidarietà: domenica 25 settembre al Campo Comunale l'Acf Tradate sfida la squadra dei giornalisti della Gazzetta dello Sport

Le ragazze del calcio in campo per la speranza

Prosegue il progetto "Il pallone dell'altro mondo - Sport e solidarietà" promosso dall'Acf-Associazione calcio femminale di Tradate. Domani, domenica 25 settembre, alle 11, al Campo comunale di Tradate, le ragazze dell'Acf scenderanno in campo contro la squadra dei giornalisti della Gazzetta dello Sport.
Il progetto messo a punto dalle ragazze del calcio tradatese (nella foto la squadra schierata) ha un duplice obiettivo: da una parte sensibilizzare il mondo esterno sulla capacità del calcio femminile, povero di mezzi ma ricco di iniziative,di portare speranza e sorriso là dove vi è sofferenza, e dall'altra far vivere delle esperienze di vita fuori dal comune alle ragazze della squadra. Il 19 febbraio scorso, ad esempio, l'Acf Tradate ha organizzato nel carcere di San Vittore un quadrangolare di calcio con la squadra di detenuti, la Polizia Penitenziaria e la squadra della Gazzetta dello Sport. Proprio in quell'occasione è nato un grande feeling con la squadra dei giornalisti che le ragazze sfideranno domani.
Il progetto proseguirà nei prossimi  mesi con una serie di incontri che serviranno per raccogliere contributi per due progetti specifici: la costruzione della nuova chiesetta dell'Ospedale di Tradate e la raccolta fondi per l’oratorio e le case famiglia di don Mario in Brasile.
Sono in fase di definizione le partite con il corpo della Polizia di Stato,con l’arma dei Carabinieri e dei Vigili Urbani, con Smemoranda  e la Nazionale dei comici(capitanate da Max Pisu).
Infine partirà  il progetto SMS (Scopriamoci Molto Sportive) della squadra delle allieve che renderà partecipi i genitori delle ragazze e che consta di organizzare un rinfresco post partita e regalare una rosa bianca ad ogni componente della squadra avversaria simbolo di vita e sta significare che il calcio deve essere uno sport che avvicina le persone. "Quasi tutte le ragazze occupano una parte del loro poco tempo libero in opere di volontariato e alcune di loro lo fanno in carcere come Antonella Podio, che assieme al sottoscritto fa parte dello staff del “Progetto carceri del Csi-Centro sportivo italiano, ente sportivo della Curia e affiliato al Coni - spiega Marco Verza, uno dei promotori del progetto -  e che è stata nominata dagli stessi detenuti  per la sua simpatia "madrina" della squadra. Voglio sottolineare, infine, che questo progetto ha ricevuto i complimenti e il sostegno di Mons. Carlo Mazza responsabile dell’ufficio sport della Commissione episcopale italiana".
Sabato 24 Settembre 2005 Mariangela Gerletti redazione@varesenews.it

22/9/2005

Ghedin chiama l’attaccante rosanero per la prima partita delle qualificazioni ai Mondiali del 2007

La Carpino colora di azzurro la Riozzese

La 20enne casalese esordirà sabato in Nazionale contro l’Ucraina

Roma Quella di sabato sarà senza dubbio una giornata storica per il calcio femminile riozzese e più in generale per il calcio femminile lodigiano. Al “Brianteo” di Monza infatti scenderà in campo la Nazionale Italiana contro l’Ucraina (inizio ore 16), per la prima partita di qualificazione ai campionati del Mondo che si svolgeranno nel 2007 in Cina. E di quella squadra farà parte anche Chiara Carpino, punta di diamante della Riozzese del presidente Ugo Guazzelli. Nata a Marsala il 27 febbraio 1985 la Carpino risiede ormai da molti anni a Casalpusterlengo dove nella Juventina ha mosso i primi passi da calciatrice. Calciatrice fra calciatori, perché la grande passione per il pallone di Chiara non le ha impedito a 13 anni, grazie alle nuove disposizioni federali dell’epoca, di cominciare la carriera in una squadra di ragazzini. Da lì poi il grande salto al Milan dove la Carpino è rimasta per tre stagioni. Dopo un anno di stop forzato per varie vicissitudini legate al suo cartellino, è finalmente arrivato il progetto Riozzese a spalancarle le porte del successo. Da quattro stagioni la Carpino rappresenta uno dei punti di forza della squadra miracolo voluta e costruita da Guazzelli. Adesso, appena ventenne, a coronamento di un sogno, arriva la prima storica chiamata in azzurro. Da martedì scorso Chiara Carpino è in ritiro con le altre azzurre alla Borghesiana di Roma, dove si tratterrà sino a venerdì, quando la comitiva azzurra partirà per Monza. «È un’emozione grandissima quella che sto vivendo - confessa la Carpino -, la Nazionale credo sia un traguardo unico per chiunque giochi a calcio». Per la partita di esordio della squadra guidata da Pietro Ghedin, ex giocatore di Venezia, Fiorentina e Lazio oltre che vice di Cesare Maldini ai Mondiali di Francia ‘98, non sa se ci sarà spazio per lei sin dal primo minuto. «No, ancora non so se sarò nell’undici di partenza - sostiene Chiara - perché ci sono molte veterane in squadra e penso che toccherà prima a loro. Da parte mia posso dire di essere pronta, sono una punta a cui piace partire dalla fascia sinistra, ma la posizione non è un problema. Il gruppo della Nazionale - continua la Carpino - mi pare davvero molto ben assortito e devo ammettere che mi trovo veramente bene». Anche il tecnico Ghedin le ha fatto una positiva impressione. «Si vede che è molto preparato ed esperto - continua - ma la cosa che più mi piace e che ti aiuta e consiglia molto durante le sedute di allenamento e questo per una esordiente è rassicurante». La Carpino confessa poi che per la sua chiamata in azzurro ha molte dediche e ringraziamenti da fare. «Prima di tutto a Gianfranco Lanzani, il mio allenatore alla Riozzese, che mi ha insegnato tantissimo, ma anche al presidente Guazzelli, a tutti i dirigenti e ovviamente alle mie compagne che mi mancano molto, ma che sento sempre vicine, così come la mia famiglia e il mio fidanzato». Infine Chiara ha già in mente quale sarà l’obiettivo della sua Riozzese appena tornata dalla Nazionale, con il campionato alle porte. «Dobbiamo e vogliamo conquistare la Serie A - dice con fermezza - siamo partite dalla C adesso siamo in A2, perché dovremo fermarci proprio adesso?».Andrea Grassani

18/9/2005

SERIE C PRIMA GIORNATA

TRIESTINA 1946  GESCAL BOYS       4 - 2
 LE AZZURRE VITTORIA  ERBESE       1 - 1
 AZALEE  FEMMINILE CASTREZZATO       1 - 1
 PONTESE  REAL AMATESE MARIANO       3 - 0
 ATLETICO MILANO  LAGO DI GARDA BRESCIA       4 - 3
SUPER JOLLY TRADATE  FRANCIACORTA       0 - 2
ASI MONZA  CALCIO CREMONA FEMMINILE       3 - 0
CALCIO BOTTICINO  GIORGELLA       1 - 3


Monza,  16 settembre 2005

LA NAZIONALE AL BRIANTEO PER LE QUALIFICAZIONI AI MONDIALI

IL CT AZZURRO CONVOCA BEN CINQUE ATLETE DELLA FIAMMAMONZA

MONZA. Sarà lo stadio Brianteo, il prossimo 24 settembre, ad ospitare ITALIA – UCRAINA di calcio femminile, gara valevole per le qualificazioni ai campionati del mondo 2005/2007. Un evento a suo modo storico per Monza che speriamo risponda a dovere nei confronti di un movimento (il calcio femminile in Italia) davvero in grande crescita.
 La partita  inizierà alle 16 e l’ingresso è gratuito.
LA GIOIA DELLA SOCIETA’ BRIANZOLA.
In questo contesto c’è grande gioia nella Fiammamonza per le convocazioni stilate dal ct Pietro Ghedin. Ben cinque atlete biancorosse sono state chiamate all’appello, quasi un record per la società di via Guarenti. Oltre a Viviana Schiavi, Chiara Gazzoli e Chiara Marchitelli (già stabilmente nella rosa della nazionale A) è arrivata la sorpresa della convocazione per Roberta D’Adda (già nazionale under 21) e Venusia Paliotti (Vincitrice del concorso nazionale Enel “Lealtà nello Sport” nella scorsa stagione). Soddisfatta il tecnico della Fiammamonza Nazarena Grilli: “Sono molto contenta per le mie ragazze. E’ un premio che meritano dopo avere lavorato sodo e bene in questo primo scorcio di stagione. Sono giovani ed hanno talento e possono dire la loro anche in campo internazionale.” Anche il presidente Roberto Lo Grasso non nasconde un certo compiacimento: “Siamo orgogliosi, vuol dire che la società sta lavorando nella direzione giusta, con qualità e serietà. Alle nostre cinque ragazze va da parte mia un grande in bocca al lupo”.
BREVE PROFILO DELLE AZZURRE BRIANZOLE
- Chiara Gazzoli: Attaccante classe 1978, da quest’anno alla Fiammamonza. E’ suo il record di reti (54) segnate in una stagione nella storia della serie A a girone unico, l’ha stabilito nel 2002/03 col Foroni Verona
- Chiara Marchitelli: Portiere classe 1985, da quest’anno alla Fiammamonza. L’estremo difensore più interessante sfornato nel recente passato dal calcio italiano, nonostante la giovane età già da tempo è nel giro della nazionale maggiore. E’ cresciuta nella Lazio.
- Viviana Schiavi: Difensore classe 1982, capitano della Fiammamonza. Già dieci presenze in nazionale A per lei
- Roberta D’Adda: Difensore/centrocampista classe 1981, colonna della Fiammamonza, alla suo esordio in azzurro
- Venusia Paliotti: Centrocampista classe 1979, da due anni in biancorosso, una dei migliori esterni d’attacco della scorsa stagione agonistica.
Ufficio Stampa Asd Fiammamonza - gianluca.ciofi@tiscali.it -  info@fiammamonza.it

7/9/2005

BRESCIA PIU' FORTE

Da ieri sera l'Acf Brescia Femminile si è rinforzata ulteriormente con l'arrivo dal Vicenza dell'attaccante Silvia Marcolin classe '76. Ora la rosa delle bresciane è così composta: Antonelli, Arrigoni, Baroni, Bonzanni, Brembilla (in forse per problemi fisici potrebbe appendere le fatidiche scarpette da calcio al chiodo) , Caffara, Carminati, Dapor, Ferrari, Filippi, Gamba, Gardoni, Marcolin, Oberlchner, Pedersoli, Pietracci, Rota, Saccò, Signorelli, Squarcia, Tammeo, Ungaro, Veronelli e Viapiana per un totale di 24 giocatrici alle dipendenze di mister Ilaria Rivola. Il prossimo impegno ufficiale dell'Acf Brescia è domenica 11 settembre ad Erbusco ore 15 contro il Trento nella seconda giornata di Coppa Italia.(Adro)


5/9/2005

OBERLECHNER AL BRESCIA

L'Acf Brescia Femminile si è assicurata la forte ala destra di Bolzano Roswitha Oberlechener che lascia l'Acf Trento. La giocatrice bolzanina torna a giocare in Lombardia dopo tre anni perchè nella stagione 2002/03 ha militato nell'Acf Bergamo in serie A. Lascia invece la maglia bresciana il capitano Moira Mezzadri che consensualmente con la società ha deciso di  scegliere altre strade e sembra che possa passare ad una delle due società bergamasche Aurora Bergamo e Mozzanica che militano in serie B. (Adro)

2/9/2005 Comunicato stampa ACF Brescia

MEZZADRI-BRESCIA: NESSUN CONTRASTO

Quando ho letto l'articolo su Calciodonne.net (più che un articolo un breve "gossip" nell'apposita rubrica, ndr) è con grande sorpresa che ho appreso le motivazioni che hanno portato il nostro "capitano" ad abbandonarci.
Da parte mia, nella veste di Presidente, e che io ricordi da parte della dirigenza, non rammento "contrasti" tali da giustificare tale decisione.
Certamente a volte le nostre vedute non sempre sono apparse concordi, ma comunque sempre nei binari sui quali corre un normale rapporto tra una giocatrice e la sua società.
La Mezzadri per anni è stata un pilastro della nostra società, al punto di sapersi guadagnare sul campo e fuori i galloni di capitano.
Leggere che i motivi che l'hanno spinta a lasciarci, sono stati dei contrasti con la dirigenza mi lascia un amaro in bocca, perchè ciò non corrisponde alla realtà dei fatti.
Da parte nostra come fanno tutte le società che si rispettano e pongono come primo valore l'integrità fisica dei propri atleti, abbiamo chiesto alla Moira di sottoporsi ad alcune visite specialistiche per ulteriori approfondimenti in merito ad un problema rischio che la stessa aveva manifestato.
Di fronte a quella che noi riteniamo una legittima richiesta nel comune interesse, abbiamo ricevuto un secco rifiuto da parte sua, oltre alla infondata convinzione che volessimo in qualche modo escluderla dalla rosa delle titolari.
Se poi aggiungiamo che la società dove la giocatrice (come scritto nell’articolo) militerà nel prossimo campionato ha offerto un cospicuo ingaggio, allora forse comincio a delineare meglio i contorni dei "contrasti con la dirigenza".
Da parte mia e della Società, rimane la salda convinzione che in "primis" dobbiamo tutelare la salute delle nostre atlete e prima di concedere l'idoneità fisica dobbiamo sottoporre le stesse ad una accurata serie di esami e test che certificano il perfetto stato di salute affinché  possano praticare il calcio femminile senza alcun pericolo.
Per quanto riguarda l'aspetto degli "ingaggi" nel nostro mondo del calcio femminile, per ora prevale ancora l'aspetto dilettantistico e la maggioranza di chi lo pratica, a qualsiasi livello, ad giocatore all'allenatore, al dirigente lo fa con la passione, che compensa la parte remunerativa, che spesso copre a malapena le spese sostenute.
Passione che comunque rimane talmente radicata da aiutarci a sopportare i sacrifici che questo sport impone a certi livelli, con un sorriso, forse per altri la passione era venuta un pò meno ed allora servivano altri "stimoli" per continuare?........
Da parte di noi tutti vanno comunque i ringraziamenti per tutto quello che la Moira Mezzadri ha saputo dare in questi anni di militanza nella nostra società, e come sempre, per una precisa scelta societaria, anche nel suo caso non abbiamo opposto alcun veto al suo trasferimento concedendo come per tutte quelle che lo hanno chiesto negli anni precedenti lo svincolo.
La nostra Società da anni lavora per creare un gruppo compatto che sappia trasmettere in campo la filosofia che da sempre contraddistingue la nostra squadra e che trova il suo punto di forza nel collettivo e non nel singolo.
E si ricordi la Moira che un atleta è "grande" non solo per quello che riesce a dare sul campo di gioco, ma per anche per come riesce a trasferire i valori della lealtà e del sacrificio anche nella vita comune.
Ed allora non mi resta che concludere con un " FORZA BRESCIA FEMMINILE" e i migliori auguri al nostro campionato.
Giuseppe Cesari, presidente ACF Brescia

Da Brescia Oggi Lunedì 29 Agosto 2005

La ragazze della squadra neopromossa in A2 posano senza maglie per cercare nuove aziende finanziatrici

In reggiseno a caccia di sponsor

«La squadra ha dimostrato grande ironia Magari ora lo stadio si riempirà di tifosi»

IL CASO L’inziativa del Brescia femminile
 di Nello Scarpa
Lo sponsor? Si «seduce» in reggiseno. Le giocatrici dell’Acf Brescia sono arrivate «nude» (o...quasi) alla meta della serie A2, traguardo storico per il calcio femminile provinciale.
Fresche di ripescaggio, hanno deciso di restare alla ribalta dei riflettori con un’iniziativa ironicamente maliziosa. Forse incosciamente suggerita proprio del caso aperto dalla decisione del presidente Giuseppe Cesari di trasformare la Pro Bergamo in Acf Brescia. La scelta ha rinfocolato una rivalità sportivo-campanilistica mai sopita fra le due province.
Le giocatrici, incuranti del dibattito, si sono nel frattempo letteralmente...spogliate dalla maglia nerazzurra. Per attirare l’attenzione di sponsor hanno posato in reggiseno e calzoncini lanciando un messaggio inequivocabile: «Cerchiamo qualcuno che ci vesta».
Il simpatico «spot» pubblicato suoi quotidiani insieme alla storia della società, ha immediatamente colto nel segno richiamando l’attenzione degli appassionati di calcio che ancora non conoscevano le «attrattive» del volto femminile del pallone.
«In fondo in fondo ci speravamo - ammette il presidente dell’Acf Brescia Giuseppe Cesari -, nel senso che vogliamo creare interesse attorno alla squadra e più in generale al movimento calcistico rosa. Le atlete hanno dimostrato intelligenza e ironia nell’ideare lo spot, magari ora i tifosi riempiranno lo stadio». Già perchè quello del pubblico resta un nervo scoperto del calcio femminile. Non è dunque soltanto una questione di «seduzione» delle aziende di abbigliamento sportivo.
«Il nostro futuro - osserva il numero uno della società che da quest’anno tornerà a disputare le partite a Capriolo -, dipende dalla ricchezza del vivaio. Più le ragazze si avvicinano al pallone, maggiore sarà la possibilità di garantire un turn-over generazionale di qualità alla nostra squadra e più in generale al movimento bresciano». Anche dal punto di vista del pubblico serve creare una cultura del calcio femminile. In questo senso le foto in biancheria intima peraltro molto casta, hanno creato talmente tanta curiosità che le atlete potrebbero chissà, decidere di regalare agli appassionati uno spiritoso calendario.
Le giocatrici in reggiseno non hanno dunque fatto scandalo al contrario del ribaltone societario che ha «regalato», ma sarebbe meglio dire restituito a Brescia una squadra femminile di altissima caratura.
L’operazione di «emigrazione» da una sponda all’altra dell’Oglio è stata benedetta dall’assessore allo Sport della Provincia Alessandro Sala. «Conversando con l’assessore sull’attività della società - racconta Cesari imprenditore nel campo dell’arredamento -, ci siamo resi conto che a Brescia non c’erano società di calcio femminile di rango ed abbiamo pensato di colmare il vuoto anche per rilanciare la disciplina. Nella Bergamasca l’Atalanta fa l’asso pigliattutto assicurandosi le giovani atlete migliori: qui abbiamo più possibilità di scoprire baby talenti». Ma ha spingere a cambiare nome è stata anche una spiacevole circostanza: «La nostra denominazione molto simile a una società morosa ha creato equivoci fastidiosi - racconta Cesari -: ci sono giunte ingiunzioni di pagamento da legali talmente professionali da non prendersi neppure la briga di controllare la partita Iva». Una situazione che ha accelerato la svolta che per il club è anche un ritorno alle origini. La squadra è nato a Capriolo negli anni Ottanta anche se il primo campionato disputato sul terreno di Nigoline è targato 1995.
Un anno più tardi la squadra approda sul campo di Capriolo conquistando la promozione in serie. Dopo un periodo di transizione nel 2000, la società guada l’Oglio. Nasce la Pro Bergamo che riesce a sfruttare le opportunità in fatto di sponsor e risorse tecniche messe a disposizione dal bacino orobico dove il calcio in «rosa» vanta una tradizione più radicata rispetto al Bresciano. La squadra gioca prima a Loreto, poi a a Mozzo infine a San Paolo D’Argon. L’anno scorso si classifica al terzo posto: un piazzamento anticamera del ripescaggio in A2. «Sinceramente non ci aspettavamo la promozione a tavolino» confida Giuseppe Cesari che coadiuvato dai suoi collaboratori ha immediatamente organizzato un’incisiva campagna rafforzamento: il presidente e i suoi collaboratori hanno messo a punto un’incisiva campagna rafforzamento che ha dovuto colmare partenze del calibro del difensore Marianna Marini e dell’attaccante Sonia Longoni.
Il Brescia potrebbe perdere anche il capitano Moira Mezzadri. La bandiera, considerata il mastice dello spogliatoio della squadra allenata da Ilaria Rivola, è corteggiata da società di serie A1. Per bilanciare le partenze dalla Reggiana è arrivata Samanta Arrigoni mentre dal Mantova approdano in maglia biancazzurra Barbara Scuarcia, Sara Sacco e Ramona Pedersoli. Fra i rinforzi di lusso figurano anche Linda Viapiana e la clarense Irene Ferrari reduce dall’esperienza al Trento. Dall’Atalanta sono state ingaggiate il portiere Patrizia Filippi, il difensore Renata Gamba e l’attaccante Alessandra Rota. La sede degli allenamenti della prima squadra e delle partite della Primavera resterà oltre confine, a Cenate. Il divorzio da Bergamo non ha lasciato dietro di se rancori. La prova che il gruppo formato da tante bergamasche è rimasto compatto a prescindere dalla maglia è stata proprio la foto di gruppo in reggiseno. Che potrebbe essere bissata, con gli ultimi arrivi, se non si troverà uno sponsor disposto a farsi sedurre da 25 ragazze in biancheria intima.

Da Brescia Oggi Lunedì 29 Agosto 2005  LE REAZIONI

Le atlete tifose dell’Atalanta «insorgono»

 Immaginate per un momento che l’Atalanta diventi il Brescia e vada armi e bagagli a giocare allo stadio «Rigamonti».
Solo a pensarci vengono in mente scenari da faide rinascimentali con ultrà scatenati pronti a vendicare l’onore calcio-campanilistico ferito, dirigenti costretti a girare sotto scorta, giocatori in preda a una crisi di sdoppiamento, barricate sul confine dell’Oglio.
L’ipotesi fantascientifica è diventata realtà per il calcio femminile ma non ha fortunatamente creato isterismi. La Pro Bergamo si è trasformata in Acf Brescia ma nonostante il testacoda societario deciso del presidente Giuseppe Cesari è stato un fulmine a ciel sereno per il mondo sportivo Bergamasco diviso da Brescia da una storica rivalità resa ormai «cosmiscamente» insanabile dalla corsa sotto la curva orobica di Carletto Mazzone durante un derby diventato un cult degli ultrà bresciani e un offesa storica per i tifosi atalantini.
Lo spirito di campanile ha agitato le acque anche nello spogliatoio dell’Acf Brescia dove militano molte bergamasche doc: dal terzino Elisabetta Bonzanni al portiere Clara Carminati passando per l’attaccante Marianna Spini senza dimenticare le altre orobiche, tutte o quasi tifose accese dell’Atalanta.
«All’inizio, specie le atalantine più sfegatate si sono risentite - ammette il presidente Giuseppe Cesari - ma più che altro perchè abbiamo comunicato il cambio di rotta a cose fatte. Uno sfogo comprensibile considerato che la maggioranza delle nostre atlete è cresciuta all’Atalanta ma alla fine è prevalso lo spirito di gruppo e la voglia di affrontare un’avventura ad alto livello».
n.s.


22/8/2005

la cs franciacorta pronta per la nuova stagione sportiva

ecco le novita’ 2005/2006

dopo quattro anni con lo stesso allenatore cambio di mister alla c.s. franciacorta: arriva per la sua prima esperienza nel
femminile marino zanetti da castrezzato dalle molteplici esperienze calcistiche maschili (unitas coccaglio, castelcovati, trenzano etc.) suo secondo sara’ giovanni corioni da erbusco. la squadra ha come obiettivo migliorare la sesta posizione della
scorsa stagione ritorna tra i pali della cs franciacorta, dopo l’amara esperienza in quel di bergamo, rosita lazzaretti  altri due ritorni dopo lo stop di un anno per motivi personali angelica poinelli da sarezzo e sara temponi da pisogne. saranno aggregate alla prima squadra le tre ragazze dell’under 19 serena gatti da provaglio. nicoletta mazza da chiari e monica tiburzio da dermo inf.  ancora in fase di trattativa l’arrivo di una centrocampista e di un difensore di esperienza. la societa’ quest’anno non iscrivera’ l’under 19 al campionato primavera. si e’ preferito mandare in prestito 4/5 ragazze richieste da societa’ di categoria superiore con un settore giovanile da valorizzare. come prima accennato tre ragazze convocate in prima squadra e le rimanenti disputeranno un campionato a 7 l’inizio della preprazione e’ previsto per lunedi’ 29 ago ad erbusco per poi trasferirsi in ritiro a selvino. numerosi amichevoli nel programma di preparazione per permettere al nuovo mister di farsi un’idea della forza della squadra e del livello del calcio femminile regionale l’idea del valore del calcio femminile lombardo lo danno le statistiche: negli ultimi tre anni la rappresentativa lombarda e’ campione d’italia. negli ultimi quattro anni tutte le societa’ vincenti il campionato di serie c e promosse in b l’anno seguente hanno raggiunto nuovamente la promnozione in a2

Da La Provincia di Como Martedì 02 Agosto 2005

squadra femminile da rivedere Orfana di Gianotti e Dell'Andrino, la Pontese cerca un attaccante

ponte(m. r.) Non avere altre realtà vicine con cui confrontarsi non rende facile il compito della squadra femminile della Pontese. Organizzare amichevoli è praticamente impossibile così come intervenire sul mercato alla ricerca di rinforzi. Problemi che riemergono sempre in estate quando si avvicina il momento di riprendere la stagione agonistica. A poco più di tre settimane dal raduno, mister Giovanni Moiso, riconfermato per la terza stagione sulla panchina pontasca, si trova a dover cercare di coprire una lacuna piuttosto evidente nel reparto avanzato. Il campionato 2004-2005 si è chiuso con l'infortunio ad Angela Dell'Andrino che in un primo tempo non sembrava di particolare gravità. Invece l'artroscopia a cui si è sottoposta circa venti giorni fa ha evidenziato come nel corso della sfida con le Azalee di inizio aprile il ginocchio ha subito una torsione tale da portare alla rottura del legamento crociato. L'intervento di ricostruzione è previsto il 24 novembre a Pavia e quindi per l'intera prossima stagione Dell'Andrino dovrà limitarsi a fare il tifo per le compagne. La Pontese, dopo aver perso Carmen Gianotti si ritrova ora a dover fare a meno per parecchio tempo dell'altra attaccante che tutte le squadre le invidiavano. In organico rimangono soltanto Francesca Ferrari e Romina Biondi e probabilmente Moiso dovrà cercare di inventarsi un'attaccante “di scorta”, magari riportando alle origini Elisa Valesini dopo averla scoperta come terzino di fascia.


Da La Provincia di Como Lunedì 1 Agosto 2005

 La Como 2000 va in vacanza dopo tre tornei nazionali

COMO- (g.p.) - È terminata la lunga stagione 2004/'05 della Como 2000, che ha avuto un luglio impegnativo soprattutto a livello di settore giovanile. Difatti, in meno di un mese, la squadra mista allieve-giovanissime (14-17 anni), allenata dalla coppia Colombo-Sportelli, ha partecipato a ben tre tornei nazionali. Alla «Genova Cup», la formazione biancoazzurra è stata sconfitta in finale (3-2) dalla rappresentativa di Firenze, mentre le due squadre separate per fascia d'età) alla «Coppa San Marino» si sono classificate rispettivamente al 3° e al 5° posto. Le calciatrici della categoria allieve hanno concluso il trittico con un successo: alla «Valtellina Cup», svoltasi sui campi di Sondrio e Morbegno, la Como 2000 ha chiuso il torneo femminile imbattuta, superando in finale la selezione statunitense per 3-0. Due i riconoscimenti individuali per le atlete in divisa biancoazzurra: a Isabella Caforio la targa come miglior realizzatrice del torneo, a sara Sportelli quella riservata al miglior portiere della rassegna valtellinese. Nel fine settimana, da Roma, la divisione calcio femminile della Federazione renderà nota la composizione dei gironi di serie A2 in cui figura anche la Como 2000.

Da La Provincia di Cremona del 11/07/05

L’ottima stagione delle cremonesi si è chiusa ieri con il ‘botto’ nel calcio a 5 nelle finali di Rimini. Walcor sesta

Il Torrazzo è campione nazionale Top Junior

Una stagione ricca di emozioni quella che si è appena conclusa e che ha visto ben quattro formazioni cremonesi, in rappresentanza della Lombardia, impegnate a Rimini nelle finali nazionali. Ad ottenere il risultato più prestigioso sono stati i ragazzi Top Junior del Torrazzo Victor che hanno ottenuto ieri il titolo nazionale di calcio a 5 dopo aver collezionato quattro vittorie su quattro gare e aver superato in finale per 3-1 (risultato omologato dopo la sospensione della gara: nel secondo tempo l’arbitro, aggredito dai giocatori napoletani, ha decretato la fine anticipata della sfida) l’Oratorio Med Miracolosa, formazione di Napoli. Non è andata altrettanto bene alle ragazze Open di calcio a 5 della Walcor che si sono dovute accontentare del 6° posto. Già a metà giugno le formazioni giovanili del Silvio Pellico, per il calcio a 5, e del Caprioli Or. Cingia, per la pallavolo, avevano ben figurato ottenendo rispettivamente il quarto e il terzo posto. Una stagione che aveva visto comunque trionfare a maggio, nelle finali regionali, le squadre della Walcor, del Torrazzo e degli Assi riaspettivamente nel calcio a 5 Open femminile, Top Junior e Juniores e il Caprioli nella pallavolo Juniores. Per quanto riguarda il calci da segnalare la buona annata della Virtus Cremona a livello provinciale che nel calcio a 11 Open maschile ha ottenuto il titolo provinciale e sfiorato quello di Supercoppa conquistato in finale dagli avversari del Martignana Po. Da applausi anche il campionato Allievi/Juniores di calcio a 7 della Sambsport che ha dominato durante tutta la stagione. Sono stati i ragazzi dell'Electricity a conquistare il campionato provinciale di Eccellenza Open maschile di calcio a 5 mentre alla Walcor è andato quello Open femminile dopo un'altra annata giocata testa a testa con la Pulicoop. Al Silvio Pellico è andato invece il titolo allievi mentre ad Assi e Torrazzo rispettivamente quello Juniores e Top Junior. Nella pallavolo hanno alzato le braccia al cielo i ragazzi del Frassati Crema che nella finale Open maschile di pallavolo contro la Gvf hanno ottenuto la vittoria. Bella vittoria di campionato anche delle ragazze Open del S. Bartolomeo che insieme a Gdc nelle Top Junior, Caprioli nelle Juniores e S. Ilario nelle Allieve hanno completato il tabellone delle manifestazioni provinciali di volley. Da segnalare infine la vittoria di Voltido Drizzona nel secondo Trofeo degli Oratori dedicato alle categorie più giovani.

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